Nel corso di un’intervista rilasciata a il Corriere dello Sport, il portiere della Juventus, Gigi Buffon, ha commentato la conquista del nono scudetto consecutivo dei bianconeri, arrivato con due giornate di anticipo, a seguito della vittoria contro la Sampdoria.
Le parole di Buffon:
“Sono contento, alla fine, per me era importante chiudere dei cassetti, altrimenti qualcosa sarebbe rimasto incompiuto.
Avevo un obbiettivo: arrivare ai 10 scudetti, visto che due me li hanno scippati. Ci sono riuscito.
Anche il record di presenze mi fa piacere. Ma non è stato un anno facile. Io mi sono sempre adattato, di natura sono altruista, però dovevo fare i conti con ciò che ho rappresentato e che penso ancora di rappresentare.
Sono veramente contento di me come persona. Ho sempre creduto che bisognasse fare gruppo, che chi stava dietro dava il suo contributo come chi stava davanti. Ma un conto è dirlo, un conto è esserci.
Mi sono messo alla prova. E sono fiero di me stesso, perché la prova l’ho superata. Questo è stato veramente un anno diverso, per me: fare il secondo, non volere la numero 1, non volere essere capitano.
Ho sempre detestato i gradassi e questo era un modo per mettermi alla prova, per dire: io non lo sono. Sportivamente, quando sono stato chiamato, ho risposto sempre bene, dimostrando di essere ancora competitivo“.
Vincere è difficile. Rivincere è difficilissimo.
Farlo da tremila giorni e per nove anni di fila è semplicemente immenso. #STRON9ER pic.twitter.com/60ALsNrOGq— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) July 26, 2020