Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus, ha concesso una videointervista alla Lega di Serie A, in cui ha parlato di sé e della sua carriera, oltreché degli obiettivi dei bianconeri per la prossima stagione.
Le parole di Nedved sulla sua carriera da dirigente bianconero:
“Il presidente è venuto a casa mia dicendomi: ‘Io sto prendendo la Juventus, ti vorrei al mio fianco’.
Mi ha detto: ‘Tu devi venire con me, le cose calcistiche le sai e tutte le altre le devi imparare’.
Sapevo che sarebbe stata una cosa molto difficile, ma anche molto bella. Adesso posso dire che conosco la società a 360° grazie a lui.
Il nostro modo di vedere le cose è diverso, noi decidiamo insieme, ci confrontiamo e alla fine esce sempre qualcosa che sosteniamo tutti quanti.
Sono un vicepresidente abbastanza particolare, conosco dinamiche di uno spogliatoio, conosco giocatori, conosco allenatori e so come affrontarli in certi determinati momenti e situazioni, e questo è il mio vantaggio. Ma è solamente il 10%, tutto il resto è studio.
Quando smetti di giocare è veramente difficile perché non ti rendi conto cosa vuol dire dirigere una società, devi essere umile, devi voler imparare.
Tu vedi la squadra, tu sei stato una volta la punta dell’iceberg, devi valorizzare tutto il lavoro che fa la gente.
È molto emozionante vincere da dirigente, è molto bello”.
Nedved ha poi commentato il ruolo del campione portoghese Cristiano Ronaldo, all’interno della rosa della Juve:
“Messi e Ronaldo sono due i giocatori che hanno dominato gli ultimi dieci anni in Europa e nel mondo.
Noi siamo riusciti a prenderne uno e ne siamo molto orgogliosi, ha fatto crescere tutti noi e tutto il calcio italiano.
Ronaldo è tutto quello che immaginavo di lui, dietro il talento c’è tantissimo lavoro.
Cristiano Ronaldo rispecchia la Juventus, perché vuol dire lavoro duro e voler vincere“.
Nedved ha poi fatto un commento sugli obiettivi della nuova Juve:
“Sappiamo che possiamo migliorare, anche se è sempre più difficile.
La nostra stagione partirà col pensiero di vincere il nono scudetto consecutivo“, ha concluso il dirigente bianconero.