lunedì, 23 Dicembre 2024

Allegri: “Nessun ribaltone tattico. Continueremo così”

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L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Verona.

“Sicuramente aver fatto un punto in tre partite non è un bel momento soprattutto aver fatto 1 punto su due partite in casa. La partita di Verona è sempre complicata. Perché è un campo difficile e loro non stanno facendo male anzi. Baroni sta facendo un ottimo lavoro nelle condizioni di difficoltà in cui è. A Milano ha perso al 90º e Napoli ha perso all’ultimo. Ha pareggiato a Monza, domani bisogna fare una bella partita e avere un atteggiamento diverso rispetto alle ultime partite. Non tanto come prestazione ma come attenzione nei dettagli”.

Nessun ribaltone tattico. Continueremo così perché non sono tre risultati negativi che possono cambiare quello che è l’andamento della stagione. Quando cambiammo sette anni fa dopo la sconfitta di Firenze avevamo 7 punti di vantaggio, perdendo a Firenze andammo a 4 punti di vantaggio. In quel momento c’era bisogno di cambiare. Ora non c’è bisogno di cambiare”.

“Le prestazioni sia con l’Udinese, con l’Empoli e con l’Inter sono state prestazioni che vanno in linea con quella che è stata la stagione. Dov’è che abbiamo pagato? Abbiamo pagato nei dettagli perché non puoi prendere gol in casa come abbiamo preso contro l’Udinese su palla inattiva. Come abbiamo preso a Milano in quella situazione. Sono stati dettagli che hanno fatto la differenza come in tutte le partite. Bisogna avere un atteggiamento di maggiore attenzione nella cura dei dettagli che poi ti fanno vincere o perdere le partite”.

Sono 1000 giorni che la Juve non vince un trofeo, quanti giorni dovranno passare prima di rivincere un trofeo?

“Non è assolutamente frustrante. Sono stato fortunato ad avere squadre importanti che mi hanno regalato questi trofei. Quando chiudi dei cicli e ne apri altri, innanzitutto, le cose cambiano a seconda del punto di vista, dai un valore o un altro. È vero che la Juve sono 3 anni che non vince un trofeo. C’è la Coppa Italia, non ci hanno fatto giocare la Champions non per demeriti della squadra ma per altre problematiche. In una fase in cui la società, da quando sono tornato, ha chiesto determinate cose e le stiamo portando avanti con i nuovi dirigenti. Al netto di ciò, la Juventus, momentaneamente, dal 2011 non è mai rimasta fuori dalla Champions, parlando di risultati sportivi. Sembra roba da poco quando ristrutturi e ricrei una nuova squadra con giocatori diversi. Ci sono state anche squadre con 6-7 anni senza Champions. Non è scontato. Quindi vuol dire che alla base di tutto, nonostante che la Juventus era abituata a vincere trofei, quando non vinci non è frustrante, ma devi fare qualcosa in più per tornare a vincere e ci sono pure gli avversari. Ma si è sempre garantita la Champions, che è un buon obiettivo. Al momento non ci siamo ancora, mancano tanti punti, bisogna tornare a farne”.

Che Juventus potrà essere in futuro con questi giocatori giovani?
“Bisogna far un passo alla volta, finiamo al meglio quest’annata. Bisogna fare bene queste 15 partite e fare tesoro di quello che abbiamo buttato nelle ultime tre partite. Le prestazioni non sono state tanto diverse, abbiamo vinto delle partite al 90º e poi ci sono momenti in cui le cose possono andare al contrario. Noi dobbiamo essere bravi a non farle andare al contrario e ad essere bravi a riprendere il cammino. La Juventus ha una squadra con giocatori molto giovani che quest’anno hanno fatto esperienza in partite come quella di Milano in cui abbiamo giocato per il primo posto e poi ha dei dirigenti che rinforzeranno sicuramente la squadra anche perché probabilmente ci saranno molte più partite”.

“Per quanto riguarda il mio futuro, l’ho sempre detto e lo ripeto, ho ancora un anno di contratto, stiamo lavorando bene quest’anno, l’importante è arrivare in fondo nelle migliori condizioni con un ottimo risultato”. 

A questa squadra manca qualcosa in fase di costruzione? In questa settimana è servita una strigliata?

Strigliate non ne servono in questi momenti, perché un conto è il risultato, un contro la prestazione. Perché con l’Udinese, vedendo un po’ i numeri, non sono amante dei numeri però, abbiamo tirato in pora 13 volte e noi tiriamo di media 13 volte e le occasioni sono 5 e non abbiamo fatto gol. La prestazione non è stata peggiore. Poi il risultato condiziona il giudizio come sempre è stato. Noi che siamo dentro analizziamo la prestazione senza farci travolgere dagli eventi e questo non va bene. Bisogna tenere l’equilibrio. Con l’Udinese abbiamo fatto una buona partita poi nel dettaglio della palla inattiva li abbiamo sbagliato e siamo stati puniti. Magari in un altro momento la palla sarebbe andata fuori”.

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