Si avvicina Inter-Juve. A presentare il big match stavolta è Alessandro Boniperti, secondogenito di Giampiero, che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha ricordato alcuni aneddoti tramandati dal papa Giampiero, mito mai dimenticato della Vecchia Signora.
Tra gli aneddoti raccontati c’è ad esempio quello del rapporto tra l’ex presidente bianconero e Peppino Prisco:
“Mio padre lo amava perché era tagliente e divertente. Gli piaceva il suo modo di essere fazioso. Si stimavano perché si somigliavano, condividevano gli stessi valori”.
Alessandro Boniperti racconta: “Due personaggi fantastici con uno stile unico. Li accomunava anche il fatto di essere stati tutti e due Alpini. Con Prisco s’incotravano sempre negli spogliatoi prima della partita: una stretta di mano e poi partivano le battute a raffica. Ascoltarli erano uno spettacolo, ma era un altro calcio”.
Alessandro rivela: “Non so se mio padre si troverebbe a suo agio con questo calcio. Una volta c’erano gli sfottò ma poi tutto finiva lì. Ora vedo odi esagerati e questo è spiacevole”.
Altro aneddoto: “L’Inter era una rivale sul campo, ma mio padre ha sempre avuto ottimi rapporti con tutti i suoi presidenti. Quando decise di ritirarsi Angelo Moratti gli fece un’offerta irrinunciabile per portarlo in nerazzurro ma lui rifiutò: era bianconero dentro”.
Tuttavia, racconta il figlio di Giampiero Boniperti “era legato a Massimo da una grande amicizia e finché c’è stato lui quando non vinceva la Juve non gli dispiaceva se vinceva l’Inter. Mio padre nel calcio cercava la purezza, l’entusiasmo e lo spirito. Per amore di questo mondo antico mi sono appassionato al calcio femminile. Ad agosto abbiamo organizzato un torneo negli Stati Uniti che è stato un successo: lo rifaremo”