sabato, 23 Novembre 2024

Tardelli: “Il problema della Juve è lo stesso di 6 anni fa, quando partì malissimo e poi vinse il campionato”

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Nel corso di un’intervista a la Gazzetta dello Sport, l’ex calciatore Marco Tardelli ha commentato il momento delicato della Juventus.

“Il problema della Juve è lo stesso di 6 anni fa, quando partì malissimo e poi vinse il campionato – ha commentato Tardelli. Stavolta non sarà così facile vista la concorrenza, ma la Juve piano piano troverà la via, almeno per arrivare tra le prime quattro“.

“In una situazione del genere le colpe sono di tutti – ha continuato l’ex giocatore – anche della società e dei giocatori: il gol dell’1-1 del Milan non può essere colpa di Allegri, anche se magari, visto il momento, poteva mettere dentro de Ligt per cercare una squadra più solida”, ha sottolineato Tardelli.

“Anche Allegri ha commesso i suoi errori, ma si è trovato in mano una squadra che non ha costruito lui e, anzi, ha dovuto rinunciare a qualcosa di importante – ha riconosciuto Tardelli. Quando le cose non vanno, avere un fuoriclasse come Ronaldo che nasconde certi problemi – e c’erano anche con lui – e da solo ti risolve certe gare è un’abitudine alla quale è difficile rinunciare”.

Per uno che parte, c’è un altro che arriva: Moise Kean. Kean non è un fuoriclasse– ha dichiarato Tardellimagari lo diventerà. Ma non credo che la Juve pensasse di poter sostituire Ronaldo con lui. Ha poi aggiunto: “E comunque per ora i giovani, da Kean a Kulusevski, non hanno dimostrato di meritare di andare in campo. La Juventus non ha fuoriclasse o ne ha pochi, magari può diventarlo Dybala, che però non lo è ancora. Senza quelli è difficile che una grande squadra vinca, c’è riuscito solo Mancini con la Nazionale: ha compensato con il collettivo, cosa che la Juve non lo fa“.

“Tutti devono dare di più, in questo momento – ha continuato Tardellialtrimenti non avrebbero 2 punti. Di sicuro a Chiesa serve acquistare un po’ di personalità e segnare di più, ma è uno di quelli che può fare male. Locatelli si deve valorizzare da solo: c’è questo centrocampo, è stato comprato per guidare questo. E non per forza da mezzala pura, perché non è problema di ruolo ma di incarichi: mezzala o davanti alla difesa, il suo compito è gestire il reparto”.

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