Il legale del Napoli Mattia Grassani, è intervenuto sulle frequenze radiofoniche di Radio Punto nel corso della trasmissione ‘Punto Nuovo Sport Show’.
L’avvocato torna ancora una volta sulla sentenza Juventus-Napoli con nuove provocatorie dichiarazioni:
“Voglio essere sincero dicendo che il risultato ottenuto in terzo grado, dopo gli schiaffi del primo e secondo grado, possa essere stato il quid in più che ha determinato la svolta nonostante noi quotidianamente ci interfacciamo per questioni di ordinaria amministrazione”.
E ancora: “Motivazioni della Corte D’appello? Parole incommentabili che hanno amareggiato il presidente De Laurentiis, figurarsi chi ha lavorato in prima persona. Dal momento che quando uno ricorre in appello, il giudice o conferma o riforma la questione di primo grado, noi ci siamo trovati davanti davvero ad un je accuse pesantissimo, con processi all’intenzione che non hanno mai sfiorato alcun dirigente del Napoli”.
L’avvocato ricorda: “Quel venerdì / sabato (pre partita di Juve-Napoli ndr) me lo ricorderò per il resto dei miei giorni. Le telefonate in quel giorno sono state una moltitudine di decine e non fu fatto nulla che non tenesse conto di quella che era la normativa vigente. Quando ci troviamo al bivio: o andiamo o giocare a pallone o ci troviamo di fronte ad un reato penale non c’è stato nessun tesserato dal magazziniere ai giocatori che avesse avuto un dubbio che la trasferta si dovesse fare in quei termini”.
“Leggere che per la Corte Sportiva di Appello ci fossero volontà pre ordinate come se fosse una finale di Champions League quella dal punto di vista di mortificazione è stato un colpo durissimo”.
“Ripagato? Sicuramente alla fine come diceva Boskov partita finisce quando arbitro fischio. Primo fischio 2-0 a favore della Juve. Secondo fischio 4-0. Terzo fischio non ci sono stati gol, ma la Juventus dovrà scendere in campo e giocarsela”.
“Il peso della Juve ha inciso nei primi gradi di giudizio? Secondo me no, ma se questa partita fosse stata Napoli-Benevento o Entella-Cremonese probabilmente la posizione degli organi federali e delle Lega e la volontà di mettere comunque in calendario quella partita non ci sarebbero state. Il Napoli era già sul pullman per partire. Come si fa a dire che il Napoli avesse creato le condizioni per non giocare. Ma a quale pro mi chiedo? Erano le prime giornate”.