Il giornalista Marcello Chirico analizza a freddo la non brillante prestazione della Juventus in Champions League.
“Brutta partita perché la Juve è sembrata molto stanca […]”, le parole del giornalista in apertura.
Il giornalista resta sempre del parere che il centrocampo è l’anello debole della Juventus “nel senso che bisognerebbe ancora lavorarci. A gennaio fossi in Paratici, tornerei almeno ad aggiungerci qualcosa, perché il centrocampo della Juve è mal assemblato”, ribadisce Chirico.
Il giornalista punta il dito su Arthur: “È un giocatore lento, mi ricorda tanto Diego, anche se quel brasiliano giocava più avanti”.
E ancora, “ha ragione Capello quando dice che Arthur non fa aperture o verticalizzazioni. Il regista deve fare un po’ il metronomo, quello che vede come distribuire il pallone. Lo ha detto persino Pirlo («si è intestardito a portare troppo la palla» ndr). Non va bene che si limita al passeggino”.
Marcello Chirico si è fatto questa idea su Arthur: “Questo è un giocatore che Pirlo si è trovato lì e la dirigenza gli ha detto: «vedi se riesci a usarlo come vuoi tu». Non è il giocatore che voleva Pirlo. Lui voleva Locatelli”, rivela il giornalista.