Igor Tudor ha già scelto i tre senatori alla Juventus.
Gazzetta riferisce che ilpp ruolo di leader spirituale della difesa della nuova Juve di Tudor sarà con ogni probabilità affidato a Federico Gatti. Non soltanto perché l’unico italiano del reparto, ma anche perché nei suoi quasi tre anni di Juve ha dimostrato di saper incarnare quello spirito “guerriero” che si richiede a chi indossa la maglia bianconera.
Tanto che è stato l’unico a salvarsi dai fischi dell’Allianz Stadium in occasione del tracollo contro l’Atalanta. Anche con Thiago Motta Gatti era stato un elemento imprescindibile del reparto arretrato juventino, ma la sensazione è che fosse più per mancanza di alternative che per fiducia effettiva. L’ex difensore del Frosinone era stato scelto come primo capitano dall’allenatore italo-brasiliano che poi però, complice l’arrivo di Kalulu, lo aveva spesso relegato in panchina. Probabilmente, non ci fossero stati gli infortuni di Bremer e Cabal, Motta avrebbe puntato molto meno su di lui. “Io ho giocato in Promozione e in Eccellenza…
Anche il secondo nome sembra paradossale, considerato che è stato il secondo giocatore di movimento più utilizzato della gestione Thiago Motta (dopo Gatti) e che a lui l’ormai ex tecnico bianconero ha affidato, dopo il turnover iniziale, la fascia di capitano. Manuel Locatelli, però, ha tutto per diventare uno dei riferimenti in campo di Igor Tudor. Al di là di qualche passaggio a vuoto (i rigori causati in Supercoppa Italiana contro il Milan e Napoli), il numero 5 bianconero è stato uno dei pochi altri che in questa stagione ha incarnato la juventinità: si è sempre preso le sue responsabilità e ci ha sempre messo la faccia nei momenti più difficili, anche a costo di andare a contrasto con Motta. Come dopo l’eliminazione dalla Champions League
Infine, per sostenere che Dusan Vlahovic possa essere uno dei perni della nuova Juve di Tudor.