venerdì, 29 Novembre 2024

Stop al Decreto Crescita, Marotta: “Danno irrimediabile”. Ma l’Associazione Italiana Calciatori: “Ora tutti sullo stesso piano”

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Saltano gli sconti fiscali per gli sportivi, contenuti nel Decreto Crescita prima voluto e poi soppresso dal Governo.

L’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta ha parlato di questo argomento ai microfoni di Sky Sport mostrandosi piuttsto amareggiato per il passo indietro da parte del governo. “È un autogol per il mondo calcio e per l’economia del Paese” ha affermato Marotta non usando mezze misure.

“Così diminuiranno la competitività e la qualità del prodotto calcio, con effetti negativi anche per l’indotto”. Marotta parla espressamente di “danno irrimediabile”.

Servirà trovare rimedi e di sicuro cambierà la strategia del mercato, dato che la norma favoriva l’ingresso in Italia di giocatori di chiaro interesse” auspica il dirigente dell’Inter.

Il made in Italy non trarrà alcun vantaggio da tutto questo: i giovani giocatori crescono meglio avendo a fianco campioni da cui imparare”.

Marotta ritiene che il fatto di non poter più contare sugli sconti fiscali sfavorirà tutte le squadre e non solo i grandi club: “Le piccole squadre avranno meno introiti perché il prodotto sarà meno appetibile per le televisioni”.

Non condivide le parole di Marotta, l’Associazione Italiana Calciatori, che ha accolto favorevolmente la retromarcia del governo sulla scelta di non prorogare la norma fino al 29 febbraio 2024.

Finalmente, dal 1° gennaio 2024 calciatori italiani e stranieri potranno competere sullo stesso piano” ha affermato Umberto Calcagno, presidente dell’AIC “Ringrazio chi nel governo e nelle forze politiche si è mostrato sensibile alle nostre istanze e alle sorti del calcio italiano, per tutelare lo sviluppo della filiera del nostro mondo e il futuro della Nazionale”.

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