Pavel Nedved è intervenuto in conferenza stampa a margine dell’Assemblea degli Azionisti.
Le sue parole:
“Abbiamo avuto dei successi con giocatori in età avanzata. Due anni fa abbiamo iniziato a cambiare la squadra. A cercare di ringiovanirla, pur mantenendo il risultato sportivo che chiaramente non è così semplice quando inserisci giocatori giovani”.
“Sapendo comunque che conta il risultato, la vittoria. Siamo consapevoli e sappiamo cosa dobbiamo fare. Sappiamo tutti cosa fare. Lo sanno anche i giocatori. Questa società ce l’ha nel DNA la vittoria. Lo stiamo seguendo. Abbiamo difficoltà perché abbiamo avuto un periodo bello, l’ultima non è andata come speravamo. Ma domani ce n’è già un’altra. Ripartire e fare risultato”
Sulla corsa scudetto: “Io mi allineerei all’allenatore. Parlare di scudetto e obiettivi è difficile, pensiamo a una partita alla volta. Pensiamo agli avversari davanti a noi, cercando di recuperare posizioni. Parlare di obiettivi in questo momento è difficile, abbiamo meno punti ma dobbiamo pensare che ci sono tante partite da giocare, si può recuperare tranquillamente”.
“Crediamo che la rosa è molto buona. Vogliamo il massimo dai giocatori. Interventi a gennaio li valuteremo, ma credo sia di valore assoluto per i primi posti”.
E sul rinnovo di Paulo Dybala: “Siamo a un buonissimo punto, è tornato in forma a giocare le partite. Aspettiamo un attimo e cerchiamo di chiudere. Ma siamo a un buonissimo punto”.
Nedved si è poi trovato costretto a difendersi, rispondendo anche alle accuse dei piccoli azionisti:
“Non si può svolgere un ruolo cosi prestigioso solo perché sono amico del presidente, non credo che la proprietà lo permetterebbe. Ho sempre sentito tante responsabilità, anche troppe. Ho sentito critiche anche giuste per quanto riguarda il mio comportamento, ma fa parte del mio carattere. Darò sempre tutto per questa società, ho sempre agito per il suo bene e lo farò fino all’ultimo giorno che sarò qui. Sentire le vostre parole mi fa male ma non cambierò mai, svolgerò il mio lavoro con massima personalità e impegno”.
Poche ma chiare le parole di Agnelli a difesa dell’ex pallone d’oro bianconero: “Avere una persona come Pavel in società è un privilegio”.