Ai microfoni di Stadio Aperto in onda su TMW Radio, Giovanni Cobolli Gigli ha commentato la situazione attuale della Juventus, reduce dalla conquista della Supercoppa. Primo trofeo della stagione, ma non meritevole di eccessiva importanza secondo l’ex presidente bianconero che ha commentato:
“Direi un brodino, anche se mi ha fatto piacere. Mi è piaciuto meno aver perso male con l’Inter. Con Napoli e Bologna mi pare che si stia vedendo l’importanza di alcuni rientri, Cuadrado su tutti. Io comunque sono fiducioso, vedo che anche chi gioca bene come l’Inter poi finisce in situazioni complicate. Il Milan ha tutta la mia stima ma ha subito una pesante lezione dell’Atalanta. Per me spazio per recuperare ce n’è…”.
“Io dalla Juventus non mi aspetto niente sul mercato, e penso anche Pirlo – ha proseguito Cobolli Gigli -. La squadra mi sembra strutturata per campionato e Champions, purché i calciatori giochino come sanno fare. Io ragiono pensando al bilancio, non credo sia il momento di fare acquisti ma di consolidarsi per non perdere 89 milioni di euro come successo l’anno scorso…”.
In merito ad Andrea Pirlo, l’ex presidente bianconero ha commentato: “Fossi stato al posto suo, trovando il presidente che mi offriva l’incarico, avrei accettato di allenare la Juventus. Non si poteva proprio rifiutare e mi auguro che non vada male, a differenza di Ferrara che ebbe un’occasione simile. Mi sembra se la stia cavando in modo accettabile. Non ha la scaltrezza dei grandi allenatori, ma ha un’idea di gioco e sta bene col vestito della Juventus. Mi auguro che i dirigenti gli stiano vicino come devono, per aiutarlo a fare sempre meglio”.
Sulla Juventus del futuro, Cobolli Gigli ha dichiarato: “Fossi in loro farei una scommessa importante su Dybala, e cercherei di lavorare per farlo diventare il vero numero 10 della Juventus, come non è stato fino ad adesso ma potrebbe diventare. Considerando che Ronaldo se ne andrà tra un anno o due, la nuova Juventus la costruirei intorno a Dybala, perché c’è bisogno che succeda intorno ad un giocatore di classe come lui. Dybala è sufficientemente giovane per diventare riferimento del futuro come sono oggi i Chiellini e i Buffon. Non so però che intenzioni abbiano, i tecnici hanno assunto atteggiamenti sempre difficili da capire”.
Cobolli Gigli ha proseguito commentando il trasferimento di Mario Mandzukic al Milan: “Mi sembra un ottimo acquisto. Se in condizione è un grande gladiatore, ha dato tantissimo alla Juventus e forse non è stato ringraziato abbastanza quando se n’è andato, anzi allontanato. In una certa maniera faccio anche un po’ di tifo per il Milan…”.
Sul ruolo di Giorgio Chiellini nella Juventus, Cobolli Gigli ha dichiarato: “Per me calcisticamente è un eroe, è anche l’unico che ha giocato dignitosamente nella partita contro l’Inter, sfidandosi in un ottimo duello con Lukaku. Lui è in grado di capire le mosse degli avversari prima che le facciano: certamente non potrà andare avanti ancora per molto tempo, ma può essere davvero un punto di riferimento e mi auguro che anche dopo possa fare l’allenatore dei difensori juventini, com’era Barzagli fino a poco tempo fa. Certe bandiere non possono essere lasciate, ma vanno sfruttate anche nella fase post-giocatore”.
In merito alla Superlega, Cobolli Gigli ha commentato: “Agnelli è una persona preparata e matura, anche se a volte è un po’ arrogante. È persona di primo livello e punta a qualcosa di più per la sua Juventus, ma non sono sicuro che questo sia il momento in cui avverrà, anche perché vedo molte resistenze da parte delle altre squadre”.
Cobolli Gigli ha poi chiuso con un commento circa le speranze per la conquista dello scudetto: “Eh, ci credo per forza… Però non ho ancora capito se porto sfiga o no, se le partite devo vederle oppure no, ma ormai sono tifoso ad honorem, da 70 anni…”.