Il 3 novembre 1985 allo stadio San Paolo era di scena la Juventus di Platini, Cabrini e Scirea, guidata da Giovanni Trapattoni. A 18 minuti dal termine della partita viene fischiato un calcio di punizione a due in area a favore del Napoli. Sul pallone Pecci e Maradona, che con un interno sinistro beffa Stefano Tacconi e segna uno dei gol più belli di sempre, regalando una storica vittoria ai partenopei.
Con il video di quel gol la Juventus ha salutato Diego Armando Maradona a qualche ora dalla notizia della sua scomparsa, e proprio su quel gol, come riportato da il Corriere dello Sport, è tornato l’ex portiere bianconero Stefano Tacconi, che ha ricordato quei minuti:
“Se se lo avessi parato, probabilmente mi avrebbero dato una medaglia. A parte tutto, è un onore aver preso un gol da Diego Maradona, non la considero una sconfitta personale come portiere. Quando prendi gol da certi campioni, puoi anche ricordarlo per tutta la vita e puoi raccontarlo ai nipoti. Mica hai preso gol da Cinciripini…”.
Tacconi ancora oggi si chiede “come possa aver fatto a disegnare quella traiettoria. Era un gol impossibile, per il semplice motivo che la barriera era vicinissima; si trattava di una punizione indiretta, da dentro l’area, io non vedevo il pallone, mi feci guidare dall’istinto, ma lui aveva già previsto dove sarebbe andata a finire quella traiettoria. Un vero colpo di genio“.
“Per quello che ci ha fatto vedere – ha concluso Tacconi –, è da considerare il più grande, ma non può essere paragonato a Pelè, o a Messi o a Cristiano Ronaldo, che fanno parte di un calcio moderno. Diego può essere considerato eterno. Ripeto: è stato un onore aver preso gol da lui, perché i suoi erano di qualità, griffati. E poi, a quei tempi, le sfide fra Napoli e Juve erano davvero particolari, non certo partite come tutte le altre”.
— JuventusFC (@juventusfc) November 25, 2020