venerdì, 22 Novembre 2024

Andrea Pirlo: “I miei compagni sanno cosa significa giocare e vincere alla Juve, mi aiuteranno”

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Nel corso di una bella intervista al sito della UEFA, Andrea Pirlo ha raccontato di sé e della sua esperienza alla guida della panchina della Juventus.

Le parole di Andrea Pirlo:

Diventare allenatore è stato automatico. Ho iniziato a studiare quando mi sono fermato e la passione è cresciuta giorno dopo giorno.

Ho avuto grandi allenatori, dei top mondiali, da Lucescu a Brescia, un vero maestro, fino a Lippi ed Ancelotti per finire a Conte ed Allegri. Il mio obiettivo è prendere da ognuno di loro qualcosa.

Guardiola? È un esempio per chiunque. Fin dalle giovanili al Barcellona ha dimostrato di essere uno dei migliori, si è poi confermato in prima squadra. È il modello da seguire per chi inizia questa carriera ed ambisce ad un calcio propositivo”.

Pirlo ha poi raccontato le sue prime impressioni da tecnico bianconero:

“Ho trovato i miei compagni molto disponibili. In pochissimo tempo hanno capito il mio ruolo rispetto al passato. Sanno cosa significa giocare e vincere nella Juve, e sanno anche cosa vuol dire lavorare con me, vista l’esperienza in comune da calciatori, mi possono aiutare molto“.

C’è più stress in panchina rispetto al campo, perché posso solo dirigere ma giocano i calciatori, invece sul terreno di gioco decidevo io cosa fare. Quand’ero in campo potevo decidere certe dinamiche e situazioni con un tipo di gioco, ora devo farlo da bordo campo”.

I calciatori che ho hanno grande qualità e sono giovani, grandi le prospettive di miglioramento. Al termine di un ciclo si deve ripartire con atleti giovani, è giusto così. Per fortuna abbiamo preso questi ragazzi, l’obiettivo è farli crescere e farli diventare campioni“.

Pirlo ha poi continuato parlando di Cristiano Ronaldo:

“È un simbolo del calcio mondiale e sono contento di averlo. È un esempio per tutti con la sua voglia di lavorare come un ragazzino nonostante i 35 anni. Ha la stessa passione tutti i giorni e vederlo allenare e poi giocare è un piacere per me e tutti i ragazzi”.

Pirlo ha poi commentato quello che è il desiderio più grande inseguito dai bianconeri, la Champions League:

“Non esiste più la squadra cuscinetto, sono tutte forti. Non si può sbagliare, servirà sfidarle tutte con il medesimo entusiasmo e la stessa attenzione. Il momento critico saranno le gare ad eliminazione diretta di marzo, perché alcune sono già pronte, mentre altre stanno ancora cercando il ritmo dopo la preparazione invernale. In quel caso serve anche un po’ di fortuna nel sorteggio, se arrivi in quei momenti con la squadra non in perfette condizioni, hai buttato una stagione.

Il mio calcio dev’essere offensivo, per imporre il gioco in tutti gli stadi, anche al Santiago Bernabeu. Non deve cambiare”.

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