lunedì, 25 Novembre 2024

Allegri: “L’anno prossimo ambizione massima, cioè vincere”

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Conferenza stampa di Allegri alla vigilia di Juve-Milan:

“Come ci avviciniamo? Domani è sempre Juventus-Milan, bella, importante, bella da giocare. Scontro diretto. Il Milan è forte, ben allenato, con giocatori di valore. Noi sicuramente il passaggio, più che vittoria perché si è perso, la conquista della finale abbiamo raggiunto in parte un obiettivo che è la finale. Ora tre partite importanti per fare i punti per la Champions”. “Bremer ha avuto un problemino a Cagliari, sta decisamente meglio, domattina valuterò. Recuperati tutti, tre giorni di recupero, domani saremo pronti per fare una bella partita”. “Il calcio può crescere, chi comanda deve prendere decisioni importanti per migliorare il calcio italiano. Abbiamo due squadre in semifinale di Europa League, una squadra come l’Inter che ha fatto una buona Champions league, le finali dell’anno scorso, noi in semifinale di Europa League. Non è tutto da buttare, non ci si può sedere. Bisognerebbe immaginare il calcio tra 5-10 anni”. “Due-tre rinforzi bastano? Su questa domanda dovrebbe rispondere la società e chi fa il mercato. Io faccio l’allenatore, non il mercato. Dico solo che dobbiamo essere concentrati su cosa fare, non abbiamo raggiunto l’obiettivo della Champions. Che è importante. Tecnico, perché ti porta a giocare la Champions League, una Supercoppa, la Coppa Italia. Sarebbe la Juventus impegnata su più fronti, oltre il campionato. Poi c’è l’aspetto economico, che aiuterebbe il club ad avere risorse importanti. Concentrati su quello che c’è da fare, ci sono 15 punti in palio, dietro fanno punti e domani serve fare una partita cercando di tornare a vincere in campionato e non sarà facile”. VINCERE LA COPPA ITALIA – “Come impresa? Rispondo in modo molto semplice. Non sono le imprese mie, ma di tutte. Di una squadra forte, che è stata. Quest’anno. Non possiamo vincere tutti gli anni. La cosa più importante è che tutti alla Juventus devono avere l’ambizione di ottenere il massimo e vincere. Poi se c’è chi è più bravo, applaudiamo e lavoriamo per migliorare. Quando non si riesce a vincere, soprattutto nel calcio italiano di oggi, per una società italiana è importante giocare la Champions”. “A livello economico sposta il bilancio di una società. Quindi questo, se noi riuscissimo ad arrivare in Champions quest’anno, credo che in una fase di – non rivoluzione- di un percorso iniziato 3 anni fa, comunque la Juve non sarebbe rimasta fuori dalla Champions, cosa facile quando cambi giocatori e abbassi il livello. Arrivare all’obiettivo della società a inizio stagione, sarebbe un successo. Io sono il primo a cui piace vincere, a tutti piace, ma raggiungere l’obiettivo è quello e a quello bisogna arrivare”. SULLE PAROLE DI PIOLI – “Ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro, mi fa piacere incontrarlo. Non so se è stata la più forte degli ultimi tre anni, ma quest’anno era nettamente la più forte di quest’anno. Venivo preso per matto, ma c’erano dei valori, bisogna essere realisti. L’Inter ha un valore diverso”. SECONDO POSTO – “Domani è una partita dove in caso di vittoria, e non sarà semplice, ci darebbe la possibilità di ambire al secondo posto. Bellissimo risultato e ti tiene viva la competizione fino alla fine dell’anno. Poi c’è la Coppa Italia, e quando dicevo che andare avanti riempie le settimane, quest’anno non abbiamo potuto riempirle, non per demerito nostro ma perché la squadra era arrivata terza… dobbiamo provare a rientrare in Champions, sarà una stagione bellissima, quando giochi tante competizioni è molto bello”. SIMILITUDINI – “Quello degli allenatori fa parte del gioco. Succede sempre. I discorsi sul bilancio? Sono aziendalista, ma faccio l’allenatore in campo, ormai le società sono delle aziende. Serve centrare gli obiettivi, soprattutto in Italia, dove la partecipazione alla Champions ti sballa il bilancio. Sono numeri. Detto questo: la Juve deve rimanere competitiva. La sfida degli anni e della Juventus, come negli anni precedenti, è essere competitivi all’interno di una sostenibilità. Per la Juventus sarà una bella sfida. Quando ripartirà il campionato, ripartirà con l’obiettivo di vincere. Ma quando si lavora alla Juventus l’ambizione massima deve essere quello di ottenere il massimo risultato, deve essere chiaro a tutti”. APPROCCIO – “A inizio campionato facevamo bene i primi tempi, e i secondi tempi peggio. A Roma abbiamo sbagliato tanto tecnicamente, tanti passaggi facili. E’ una partita importante, c’è pressione. Poi abbiamo avuto occasioni importanti. Abbiamo concesso gol sul primo angolo, poi Vlahovic, Bremer. Abbiamo preso quest’infilata su palla persa e ripartenza. Il secondo gol preso così. Poi due-tre situazioni favorevoli. Se vediamo i passaggi sbagliati, quello sì. Rende più brutta la prestazione. Ma abbiamo avuto buone occasioni”. “Preferisco le partite in mezzo alla settimana? Rispondo semplicemente, una risposta basica: la Juventus per 5 anni ha giocato 55-57 partite sempre, vincendo scudetti, Coppe Italia, Supercoppe. Arrivando in finale di Champions. Il direttore Marotta doveva dire così, gli faccio anche i complimenti. Pioli lo stesso. Ma i fatti dicono tutt’altro ed è normale che sia così”

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