L’ex di Juventus e Roma Zbigniew Boniek ha parlato ai microfoni de Il Messaggero in vista della sfida di sabato tra bianconeri e giallorossi:
“Beh, sono sicuramente più romanista. Alla Juve erano anni in cui in campo c’erano sei campioni del mondo, un livello altissimo. La Roma era la nostra avversaria vera, sono stati tre anni meravigliosi che potevano essere stratosferici ma ci è mancata la vittoria in Coppa dei Campioni con l’Amburgo”.
Il polacco accende subito il big match tornando ancora una volta sulla mancata “Stella” allo Stadium: “L’hanno data a gente che ha vinto molto meno di me. Ma lì Andrea Agnelli ha dato retta a dei balordi e si è fatto trascinare. Io non ho mai parlato male della Juventus, ho chiesto mille volte di portarmi le prove, registrazioni, interviste scritte, etc. Never. Io tifo più per la Roma e non sono contro la Juve. Ma passiamo oltre”.
Tornando alla super-sfida: “E’ una grande partita, tra due ambiziose. La Roma è una squadra, molto coraggiosa. Se la Juve perde potrebbe aprirsi una crisi”.
Due parole su Dybala: “In queste due gare gli è mancato il gol, ma non lo vedo ancora al top della condizione. Ogni fine azione ha le mani sui fianchi, serve un po’ di tempo, ma ha grandi qualità. La Roma ha bisogno del miglior Dybala”.
Non mancano le frecciate ai bianconeri: “Di solito i grandi ritorni non sono semplici da gestire. E se una squadra gioca male spesso è colpa dell’allenatore, ma c’è da dire che pure certi calciatori non sono all’altezza. Di sicuro il “primo” Max juventino aveva una rosa con maggiore spessore”.
Ora questa Juve, secondo Boniek “gioca male, ha vissuto delle invenzioni di Vlahovic-Di Maria”.
Lotta scudetto: “Milan, Inter su tutte, poi Roma, Juve e Napoli che giocano per i due posti in Champions”.