sabato, 23 Novembre 2024

Vlahovic si presenta: “La maglia numero 7? Non mi rappresenta niente. L’ho scelta perché per me era la più vicina alla 9”

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Giorno speciale per Dusan Vlahovic. Il neo acquisto parla da giocatore della Juventus:

“Voglio ringraziare tutta la Fiorentina, ai miei compagni della prima squadra, della primavera, con cui ho lottato in ogni momento. Grazie a Barone, Pradé, Della Valle, Commisso, tutti gli allenatori di questi anni, soprattutto mister Italiano che mi ha aiutato tanto ed è stato con me fino all’ultimo”, le prime parole del bomber.

Si passa poi al nuovo club: “Sono veramente emozionato e orgoglioso di aver firmato con la Juve, società gloriosa e sono prontissimo a dare il massimo, a dare tutto il mio contributo per la squadra per ottenere grandi risultati. Grazie al presidente e a tutti quelli che mi hanno portato qui”.

Vlahovic, spiega ai giornalisti il motivo della scelta della maglia numero 7:

Sinceramente non rappresenta per me niente, sicuramente tutti i numeri nella Juve sono importantissimi ma sinceramente l’ho scelto perché era la più vicina alla 9″

Il nuovo centravanti bianconero confessa che prima di tutto vuole ambientarsi il più presto possibile negli schemi, conoscere i compagni, soprattutto creare un rapporto di amicizia.

Poi gli onori al club: “La Juve è il club più grande in Italia. Sono molto felice di essere qui, la voglia e il non mollare mai, combattere fino all’ultimo, cercare di essere migliore, di puntare sempre in alto. E’ la cosa più importante e sono molto contento di essere qui”.

Due parole su Allegri: “Ho fatto un allenamento, ho parlato con lui ma non abbiamo parlato tanto. Mi ha dato il benvenuto, mi ha accolto benissimo. Non vedo l’ora di dare il massimo, sono contento”.

Il giocatore si mette a completa disposizione del mister: Quello che deciderà io sarò pronto a fare. Sia in fase difensiva che in attacco, tutto quello che mi chiederanno mister e compagni, sarò a disposizione per tutto. Il mister decide come si giocherà, io entrerò il più velocemente possibile negli schemi. Sono disposto a tutto, a difendere, attaccare, a giocare come mi dicono. Non ho problemi o preferenze, penso solo a giocare”.

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