La perquisizione della Guardia di Finanza in casa dell’Inter per la questione legata alle presunte plusvalenze fittizie, ha scosso l’ambiente nerazzurro.
E, seppure la società per bocca di Beppe Marotta fa sapere di essere tranquilla, non la pensa allo stesso modo Il Giornale che tra le sue colonne scrive che è “questione di giorni, al massimo di poche settimane: poi, superata al pausa festiva, la Procura della Repubblica di Milano si prepara a iscrivere nel registro degli indagati i vertici dell’Inter, ovvero gli amministratori che hanno firmato i bilanci depositati relativi agli anni 2018, 2019 e 2020″.
Il giornalista Luca Fazzo scrive di bilanci “truccati con l’inserimento di plusvalenze mai realizzate nelle compravendite di dieci giocatori di seconda fascia, avvenute prevalentemente col Genoa”.
Il Giornale avverte che “la scelta di procedere per ora formalmente a «carico di ignoti» non significa, purtroppo per l’Inter, che i Pm milanesi non considerino corposi gli indizi a carico del management nerazzurro”.
Anzi, “la cautela nell’iscrizione dei nomi nasce dal sospetto che oltre agli amministratori delegati Giuseppe Marotta e Alessandro Antonello anche una serie di altri dirigenti apicali fossero al corrente del sistema – identico a quello già scoperto in casa Juventus – di ipervalutare i giocatori soprattutto nelle operazioni di scambio, consentendo a entrambi i club di inserire e spalmare sui bilanci arricchimenti in realtà mai avvenuti”.
“Si tratta – ribadisce il quotidiano – di un meccanismo che, nelle ipotesi investigative, non poteva venire messo in atto senza la complicità di una fetta importante della dirigenza, che altrimenti non avrebbe potuto spiegarsi l’andirivieni di giocatori destinati a non vedere mai il campo”.