Nelle scorse ore la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso presentato dall’ex ad della Juventus, Antonio Giraudo, sospeso a vita dalla Federcalcio dopo i processi sulla vicenda Calciopoli. Ciò che attende Giraudo sarà un lungo iter processuale, ma all’ex ad bianconero sarà data la possibilità di giocarsi l’ultima partita giudiziaria.
A commentare la clamorosa notizia, il giornalista Mario Sconcerti su CalcioMercato.
“Mi farebbe piacere se la storia di Antonio Giraudo venisse davvero ridiscussa. Credo che ogni uomo meriti una parola in più, fosse anche sui suoi errori. Ma non sono qui per giudicare. Mi fa solo piacere, perché ho conosciuto Giraudo in tante situazioni e non l’ho mai trovato un uomo del male“, ha commentato Sconcerti, che ha poi proseguito:
“Sono stato poi avvisato una mattina di influenza che mi avrebbe querelato, l’ho trovato infine al tavolo a un pranzo con la Juve da dirigente sportivo. Ho sempre avuto con lui un rapporto di stima. Non conosco i suoi errori né se li ha fatti. Come dirigente per me era il massimo“ ha dichiarato il giornalista, che ha poi aggiunto:
“Mi allungo fino a dire che nella Juve dei 9 scudetti c’è sicuramente il suo zampino. Non per niente Andrea è figlio di Umberto. Seguirò con attenzione e senza tifo questa procedura improvvisa. Non so dove possa portare e non mi interessa molto. Mi fa piacere solo che un uomo nella sua vita possa avere un’ultima parola“, ha concluso.