Marcello Chririco sbotta alla notizia di anticipare l’orario della gara tra Juventus e Torino.
“Sarò pure presuntuoso, o per usare un termine usato parecchio dagli antiJuve per definire noi gobbi, arrogante, ma non me ne importa nulla: stavolta il derby lo voglio vincere bene. E per bene intendo con un risultato rotondo, un bel 4-0 come minimo”, esordisce il giornalista.
Chirico sportivamente augura tuttavia la salvezza ai cugini: “Sono certo si salveranno lo stesso (e glielo auguro di cuore, perché voglio continuare a fare stracittadine contro di loro)”.
Poi si passa al tema del giorno: l’orario della gara: “A qualsiasi ora si giochi, anche se trovo demenziale si sia tornati a ridiscutere gli orari delle partite. Già questo Derby della Mole si giocherà ad orario di “merenda sinoira” per noi piemontesi, ovvero nella seconda parte del pomeriggio, quando d’estate solitamente l’afa in città sale, anticiparlo alle 16.45 mi sembra folle, dopo la giusta polemica fatta dai calciatori quando li si voleva far scendere in campo alle 16.30.
“Possibile ci si debbano calare le braghe davanti a Sky ogni volta che il broadcaster tv chieda qualcosa? Sull’altare dei diritti televisivi è stato già immolato questo campionato, per consentire ai club di incassare soldi necessari a taluni di loro addirittura per sopravvivere, passando sopra persino all’emergenza sanitaria che ancora coinvolge il Paese e continua a produrre contagi e morti, seppur con numeri più contenuti (ma i morti per Covid restano morti)”.
“Adesso bisognerebbe passare sopra pure al caldo perché SKY ritiene gli attuali orari penalizzanti per l’audience? A questo punto si trasferisca direttamente la sede della Lega Serie A da Milano a Codogno, tanto nel calcio comanda chi paga mica chi gioca”.
“Come ha detto Sarri: «La partita è prevista alle 17, si giochi alle 17». Fine delle trasmissioni. Ogni tanto alzare un tantino la voce da parte degli attori dello spettacolo non è soltanto legittimo, ma opportuno”.
“Si deve giocare col Covid, si deve giocare se fa caldo, altrimenti Sky non paga: un ricatto costante. I reali produttori dello show dovrebbero imporgli di smettere, altrimenti niente Calcio Show in tv. Lo chiedo da abbonato di Sky al quale non è mai stato chiesto a che ora preferirei vedere in tv le partite”.