venerdì, 22 Novembre 2024

Morata non delude e porta la Spagna al Mondiale. “Questo gol può aiutarmi anche alla Juve”

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Giornata importante per gli Azzurri, che stasera scenderanno in campo contro l’Irlanda del Nord e si contenderanno l’accesso diretto al Mondiale 2022 in Qatar (con un occhio allo scontro tra Svizzera e Bulgaria).

Chi intanto ha già conquistato la qualificazione è la Spagna di Alvaro Morata, autore del gol della vittoria all’86’ dello scontro diretto contro la Svezia, terminato 1-0.

Intervistato nel post partita dai media spagnoli Alvaro Morata ha così commentato l’esito della gara: “Sono molto molto contento. La strada da percorrere è lunga, ogni volta che ci sono delle convocazioni c’è sempre molta tensione e oggi non voglio festeggiare più del necessario. La Spagna ha l’obbligo di andare ad ogni Mondiale, ma la storia recente ci insegna che qualificarsi non è né facile né scontato“.

Una vittoria conquistata proprio nello stadio che solo 5 mesi fa lo aveva furiosamente fischiato e offeso. “Ho detto tante volte che ho faticato a capire certe situazioni – ha commentato Morataperché io do sempre tutto, in campo e in allenamento, che si impegna al massimo, nessuno può dire il contrario, nessuno”.

“Ho avuto un mese difficile con la Juventus, è chiaro che questo gol può aiutarmi anche lì – ha aggiunto Morata. Ripeto, io do sempre il 150% però a volte non basta. La palla entra o no, finisci in fuorigioco oppure no. Mi sono fatto male, il rendimento è stato condizionato. Abbiamo un giorno libero ma io lo passerò iniziando a pensare e a prepararmi per la sfida con la Lazio. Voglio tornare a far bene per la mia squadra, perché solo se le cose vanno bene con la Juve ho la possibilità di continuare a giocare in Nazionale. Io soffro tantissimo quando le cose vanno male, tanto con la Juve come qui con la Nazionale, ed è per questo che mi impegno al massimo“.

Dopo il gol Morata si è diretto verso la panchina e ha mostrato poi agli spalti una stella, per una dedica speciale: “Alla vigilia della sfida con la Svezia nell’hotel della Spagna è venuto Miguel Angel, un bambino malato terminale di cancro. È stato un incontro molto emozionante, e ci tenevo a dedicargli il gol. Mi ha dato questa stella e mi ha detto che avrei segnato. Quando ho segnato sono andato a prenderla. Sono contento perché penso di avergli fatto passare un bel momento stasera. Se lo merita”.

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