È un Paolo Bargiggia scatenato quello che si riversa su Antonio Conte, fresco conquistatore dello scudetto assieme alla sua Inter.
Con una lettera aperta sul proprio sito, Paolo Bargiggia si rivolge ad Antonio Conte e, dopo aver riconosciuto i meriti del tecnico dell’Inter con poche righe, il giornalista ha poi letteralmente demolito l’allenatore nerazzurro con una serie di critiche difficilmente contestabili:
Questa la lettera:
“Caro Antonio Conte, come ben saprà, anche se ufficialmente ha sempre fatto finta di niente, ma io so che Lei sa, in questi suoi due anni di Inter io sono stato uno dei suoi più grossi detrattori. Ma mi sento di farLe i complimenti”, le prime parole di Bargiggia.
Il giornalista ammette che “vincere all’Inter è più difficile che da altre parti. Se poi hai la capacità di interrompere 9 anni di predominio Juve il merito è doppio ed acquista un significato simbolico dall’altissimo valore. Alla Juventus l’avevano messa nella condizione di lasciare, poi Nedved voleva riporarLa in bianconero ma Andrea Agnelli aveva detto no preferendoLe Sarri. Questa è certamente una bella rivincita”
Poi si passa alle bordate: “Adesso che ho esaurito il pacchetto degli apprezzamenti, però Le ribadisco che se io fossi un presidente di un club calcistico non la ingaggerei mai. Lei costa troppo; anche a causa degli allenatori incontentabili come Lei, il calcio è finito sommerso dai debiti”.
“Poi, passiamo un attimo al piano tecnico: anche il caso Le ha dato una grossa mano. Se a gennaio fosse andato in porto il suo progetto di far fuori Eriksen e Perisic forse l’Inter non sarebbe cresciuta in qualità. Con il suo calcio così conservatore e fatto quasi esclusivamente di palla lunga a Lukaku, quel pizzico di qualità che Lei non voleva in campo, invece ha fatto la differenza. Con Lei sono cresciuti tanto Barella e Bastoni”.
E ancora, prosegue il giornalista: “Ma fanno gridare allo scandalo gli acquisti da Lei voluti di Vidal e Kolarov: quegli ingaggi buttati sono responsabilità sua. Come il tipo di gioco sviluppato che diverte poco lo spettatore neutro. non possiamo dimenticare le due vergognose (per la storia dell’Inter) uscite dalla Champions nel girone. Quella di questa stagione con il quarto posto grida vendetta”.
Infine: “Magari, già che ci siamo mi permetto di darLe un consiglio sincero visto che faccio comunicazione da 30 anni almeno: Indispone solo a vederLa, si figuri ad ascoltarla. Nell’era della comunicazione e dell’immagine, difficilmente ho visto fare peggio. E poi, un’altra cosa: non faccia più il paladino delle buone maniere, della sdrammatizzazione del calcio, perché Lei in questo mondo, con i suoi atteggiamenti, con le sue parole e fianco con il suo body language è il primo incendiario della lista”.