“Doveva essere il primo acquisto, sicuro, dell’Inter e invece Paulo Dybala da punto esclamativo si sta trasformando in punto interrogativo“. È il commento del giornalista Alberto Cerruti che su calciomercato.com ha analizzato la situazione dell’attaccante argentino, messo in stand-by dall’Inter, distratta dalla trattativa per riportare a Milano Romelu Lukaku.
“Visto che l’accordo definitivo tra Dybala e l’Inter tarda ad arrivare e visto soprattutto che il discorso economico era stato già affrontato, senza segreti o colpi di scena, ci sono due motivi per cui la società nerazzurra potrebbe tirarsi indietro“ scrive Cerruti.
“Il primo è legato al ritorno a casa di Lukaku, che fino a qualche settimana fa sembrava soltanto una suggestione, per usare un termine caro all’amministratore delegato Marotta. Come tutti sanno, la famiglia Zhang vuole ridurre i costi e anche se il Lukaku-bis non è caro come la prima volta, il suo ingaggio è comunque una cifra non prevista inizialmente per cui il sacrificio conseguente potrebbe essere proprio la rinuncia a Dybala.
E poi c’è un altro motivo da non sottovalutare. Simone Inzaghi, che ha spinto per il ritorno di Lukaku, non ha fatto altrettanto per l’acquisto di Dybala che lo costringerebbe a trovare nuovi e più difficili equilibri tattici, oppure a inventarsi un rischioso turnover per non scontentare i tre attaccanti”.
In questa situazione di stallo, potrebbe clamorosamente inserirsi il Milan “che avrebbe due buoni motivi per prendere l’argentino – continua Cerruti. Il primo è di carattere tecnico, perché il valore di Dybala non è minimamente in discussione e Pioli ha bisogno di avere giocatori di qualità dalla trequarti in avanti. E poi l’ingaggio di Dybala costituirebbe un clamoroso colpo mediatico che farebbe moltiplicare il numero degli abbonamenti, rivelandosi al tempo stesso uno spettacolare biglietto da visita per la nuova proprietà che non dovrebbe nemmeno pagare il cartellino di Dybala, limitandosi a versargli l’ingaggio”.
In chiusura il giornalista aggiunge: “Al di là del discorso economico, chi prenderà l’argentino lancerà una sfida più o meno indiretta alla Juventus, per dimostrarle che ha sbagliato a lasciarlo andare alla concorrenza”.