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Juventus, missione umanitaria compiuta! Gli 80 profughi ucraini sono in Italia

Grandissima azione umanitaria portata avanti dalla Juventus!

Il club presieduto da Andrea Agnelli, attraverso il proprio sito internet ufficiale, ha annunciato che gli 80 profughi ucraini di cui si è occupato il club bianconero sono finalmente arrivati in Italia.

Questa la nota diffusa dal club: “Sono arrivati nella mattinata di oggi a La Morra, in provincia di Cuneo, i bus che, venerdì, avevano lasciato la Continassa con destinazione Zahony, Ungheria, nei pressi del confine con l’Ucraina, e che ieri sono ripartiti verso l’Italia”, si legge sul sito della Juve.

Un viaggio di 2800 chilometri, fra andata e ritorno, che ha permesso di portare in Italia circa 80 persone, in stragrande maggioranza bambine, bambini e ragazzi, insieme ad alcune mamme: alcuni di loro fanno parte delle scuole calcio ucraine, e sono stati recuperati anche grazie all’impegno di Alex Velykykh, originario di Donetsk, attraverso la Federazione Calcio ucraina”.

Nel dettaglio, spiega il club: “Una delegazione di circa 20 persone, quella bianconera, che ha anche portato al confine generi di prima necessità, vestiti e medicinali, raccolti nei giorni precedenti, grazie all’impegno di tutti i dipendenti della Juventus: un’operazione che vi abbiamo raccontato nel dettaglio qui (link alla news) e che è stata facilitata, in loco, dall’aiuto del Console Generale ungherese, Jenō Csiszár”.

“Al loro arrivo oggi, gli amici ucraini sono stati accolti con grande calore e tanti sorrisi all’Hotel Santa Maria di La Morra, messo a disposizione grazie all’impegno di Regione Piemonte e Protezione Civile regionale, che si sono fin da subito prodigati per rendere possibile e realizzare questo progetto”, si legge ancora su Juventus.com.

Presente anche il Sindaco di La Morra, Maria Luisa Ascheri. Un lungo viaggio, terminato con un momento serenità per bambine, bambini, mamme e ragazzi che da oggi possono cercare di lasciare alle loro spalle l’orrore da cui sono fuggiti e guardare al futuro”.

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