Dopo 332 giorni trascorsi distanti dal campo, il nuovo allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, torna a parlare e lo fa in un’intervista fiume concessa a SportItalia.
Molti gli argomenti toccati dall’ex allenatore dei bianconeri, che ha parlato della sua avventura sulla panchina della Juventus, non senza nascondere un fondo di amarezza e neanche senza risparmiare bordate ai dirigenti della Signora.
Un’avventura durata una sola stagione alla Juve, al termine della quale Sarri ha raggiunto l’obiettivo scudetto. Forse sottovalutato? “Era dato per scontato all’esterno e purtroppo scontato un po’ anche all’interno – ha commentato Sarri. Abbiamo vinto uno scudetto senza festeggiarlo, siamo andati ognuno a cena per conto suo. Probabilmente l’anno giusto per andare alla Juve sarebbe questo, dopo un 4° posto. Ho visto che hanno festeggiato per il 4° posto, si ricreano le condizioni per dare il massimo”.
Come più volte dichiarato, una “Juve inallenabile“. “Se ero già consapevole? A metà ottobre ho fatto una riunione con lo staff, coinvolgevo anche loro in tutto. La domanda era: andiamo dritto e andiamo a casa tra 20 giorni o facciamo qualche compromesso, vinciamo il campionato ma andiamo a casa lo stesso? Abbiamo vinto il campionato“.
E dopo di lui, Andrea Pirlo, esonerato alla fine della scorsa stagione. “Confusione nella Juve? Non lo so, questo è l’effetto Guardiola che ha fatto tanti danni alla fine. S’è presa un’eccezione come una regola e si corre il rischio con ragazzi che tra 2-3 anni saranno grandi allenatori. Va chiesto ai dirigenti della Juventus, non so perché abbiano preso questa decisione”.
Sarri ha poi parlato della gestione del fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo: “La gestione di Ronaldo non è semplice, chiaramente. Ronaldo è una multinazionale che ha anche interessi personali, che bisogna fargli abbinare con la squadra. Una situazione sicuramente difficile da gestire. Sinceramente mi ritengo molto più bravo a fare l’allenatore e non il gestore”, ha commentato Sarri, che ha poi aggiunto:
“Gestione difficile, ma ci sono anche aspetti positivi: a fine anno, i risultati li porta. Sotto tutti i punti di vista è difficile, quando arriva a questi livelli rappresenta anche qualcosa oltre la società e la squadra. Ha più di 200 milioni di followers sui social, è qualcosa che va oltre la normalità. È il prodotto della nostra società”.
Sarri ha poi commentato quello che è un altro dei nodi che la Juventus dovrà districare: Paulo Dybala. “Come si recupera? Non credo sia difficile recuperare uno come Dybala, è un fuoriclasse. Anno pieno di infortuni, non ha mai avuto la possibilità di andare al 100%. Ma con queste qualità, è un recupero semplice. Credo sia arrivato il momento in cui o ci punta o lo cede“.
“Divertito più alla Juve o al Chelsea? Mi sono divertito a Napoli, gli ultimi mesi al Chelsea“. Juve non pervenuta.