Il giornalista e scrittore Giampiero Mughini, grande tifoso della Juventus, si è concesso ai microfoni Radio Bianconera nel corso della consueta rubrica ‘Up&Down’.
Dapprima Mughini ricorda l’avvocato Gianni Agnelli: “Non ho vissuto l’Avvocato da vicino come contatto personale, io ho vissuto la Juve di cui lui era l’immagine più prepotente”.
L’avvocato, ricorda ancora Mughini “ne era il proprietario, il tifoso più acceso, raffinato e anche spudorato, parlava dei suoi calciatori come di suoi dipendenti. Era un personaggio straordinario, non solo dello sport ma della vita pubblica italiana. Era un personaggio internazionale”.
Il giornalista prende spunto dal ricordo dell’avvocato Agnelli per ricollegarsi alla situazione attuale della Juventus: “Mi chiedo quale faccia avrebbe avuto lui dopo questa tragedia shakespeariana che è stato il 3-2 in Champions League”.
C’è chi invoca il ritorno di Del Piero alla Juve. Il pensiero di Mughini è netto: “Alex è juventino e lo rimarrà per sempre, non credo che lui in società cambierebbe nulla”.
“Il mestiere di dirigente è diversissimo, ad esempio non so che Nedved da dirigente valga come il Nedved calciatore, mentre Moggi che non aveva mai giocato o quasi è stato il miglior dirigente del calcio italiano. Quando ha comprato Ibrahimovic nessuno ne sapeva nulla”.
“Io vorrei uno come Moggi alla Juventus, con tutto il rispetto per Del Piero. Paratici aveva fatto bene ai tempi di Marotta, adesso la politica di prendere i giocatori a tasso zero non ha pagato”, conclude Mughini.