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Il ministro dello Sport Abodi: “Inchiesta ultras su Inter e Milan? Mi aspetto che la FIGC prenda una posizione”

Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha fatto il punto della situazione calcio e stadi:

“Quando parliamo di sport parliamo di economia sociale, stiamo cercando di fare un salto di qualità. Il calcio è un’economia sociale che permette di sostenere l’economia sportiva. Cercheremo di rivedere la legge Melandri che regola il sistema dei diritti audiovisivi e la mutualità di sistema. C’è la contribuzione alla riforma Giorgetti che ha restituito l’indipendenza economica allo sport italiano”.

“L’importanza del calcio e della Serie A sono legati a questo, senza un discorso economico non c’è sviluppo. Se la politica non si occupa dello sport è assente, se se ne occupa è troppo intraprendente. Provengo da oltre 40 anni vissuti nel mondo dello sport, sento che non si può perdere tempo e si deve intervenire il prima possibile. Tutto ciò che ho fatto l’ho fatto per il bene dello sport, l’obiettivo è migliorare il modello di sport e la trasparenza dello sport. Non c’è impresa senza reputazione. Serve una relazione di fiducia tra la popolazione e le istituzioni, la legge Melandri verrà riscritta perché sono passati tanti anni. È cambiato il mondo della tecnologia, è cambiato il modello dei contenuti che vengono prodotti”.

“La Legge Melandri verrà riscritta perché sono passati troppi anni e il contesto generale è cambiato, il calcio italiano può fare un salto di qualità e può scoprire il suo valore nel mondo che oggi è molto sacrificato”.

Inchiesta su Inter e Milan? Mi aspetto che la FIGC prenda una posizione”.

Le piace il nome di Del Piero come ipotetico presidente FIGC?
“Il suo è un nome che non si discute dal punto di vista della qualità della persona, che ha dimostrato di esprimere qualità non soltanto in campo, ma anche fuori e questo non è un tema scontato. Il meccanismo elettivo ha delle regole che non possono essere né modificate, né turbate. Mi fermo al giudizio sulla persona, poi è giusto che il sistema federale trovi la risposta per i prossimi 4 anni, che passa attraverso l’identificazione di una persona e poi si deve concretizzare con un programma da realizzare. I 4 anni che si stanno vivendo hanno visto grande tensione all’interno del sistema, una personalizzazione del confronto che è diventato scontro. Io penso che la Federazione debba essere al di sopra delle contese, debba saper unire e debba incessantemente dialogare soprattutto con la Serie A, senza mancare di rispetto alle altre componenti, che sono tutte importanti nella diversità dei ruoli. Mi auguro che si apra una fase nuova di collaborazione perché la comitiva del sistema che è la Serie A possa essere messa nelle condizioni per lavorare al meglio, superando personalismi che fanno sempre male”.

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