Stile Juve

Bosco: “Curva Inter, Non succederà nulla. Tutti i magistrati del tribunale di Milano sono interisti ma la Juve fu penalizzata con 600.000 euro di multa per la vicenda n’drangheta nella sue curve”

Editoriale di Andrea Bosco in cui denuncia i favoritismi dell’Inter sia a livello politico-giudiziario che sportivo. Queste le parole del giornalista:

“La vicenda ultras? Cose da nulla, semplici “contatti” con i tifosi del bar accanto allo stadio. Lo ha scritto anche la “Gazzetta dello Sport” (mica quella di Pescaseroli) che al massimo l’Inter arrischia una multa: tra i 20.000 e i 50.000 euro. Ma Andrea Agnelli fu inibito per un anno. E la Juve fu penalizzata con 600.000 euro di multa per la vicenda n’drangheta nella sue curve”.

“I “gobbi” sono colpevoli a prescindere: è la Rubentus. E poi se lo dice la “rosea” inutile cavillare: così sarà. Del resto quando la “rosea” sentenzia, mai (MAI) si sbaglia. Riavvolgere il film di Calciopoli. Ma le info passate a Zanetti? Sta a guardà er capello. E poi Javier ha negato tutto. E Javier è persona perbene: come lo era Facchetti. Ma tutti i magistrati del tribunale di Milano sono interisti. E che si vuole? Negare la possibilità ad magistrato di tifare per la squadra del cuore? Calabrò, per dire, è juventino. Sì però Calabrò non ha mai indagato sulla Juventus”.

“E a suo tempo fu la Juventus che denunciò i malavitosi in curva costituendosi come parte lesa. Stavolta è stata la procura ad aprire autonomamente una indagine: né Inter, né Milan avevano denunciato. Perché non c’erano state pressioni: chiedere qualche biglietto omaggio è la prassi. Ma fare affari illeciti in curva e fuori dalla stadio è illegale, fare pestaggi anche, espellere gli spettatori paganti per omaggiare un capo ultras è oltraggioso, uccidere un sodale ultras per questioni di soldi è omicidio. E chi lo dice? Va dimostrato. Anche Marotta, per responsabilità oggettiva, assieme al club, potrebbe essere coinvolto. Marotta profuma di bucato. È ai vertici del calcio italiano”.

Gravina non muove foglia prima di essersi consultato con Marotta. È per questo che sovente l’Inter, anche a livello arbitrale sembra godere di trattamenti di favore? Ma per favore: Rocchi è un “puro”. Più puro della celebre acqua. Quella che non è liscia e neppure gassata? Non sia insolente: pura acqua di fonte. Sarà: però alla Juventus mancano un paio di rigori, una punizione in area davanti alla porta avversaria, una mancata espulsione per testata (a gioco fermo) di un avversario. La Var è imperfetta, i varisti sono “uomini”: solo voi juventini vi lamentate in continuazione. La tecnologia è stata una manna, smascherando soprattutto le “vostre” ruberie. E, comunque: indietro non si torna.

“Che nessuno si azzardi a pensare che il fervorino sia il frutto di uno scambio “rubato” al bar tra due tifosi di opposte fazioni. È quello che circola “stabilmente” in Federazione e all’Aia. In un mondo normale, non in quello “al contrario” nel quale si muove il calcio italiano, il referto di Marinelli sarebbe stato stracciato, Conceicao sarebbe stato graziato, la squalifica annullata. E Marinelli sarebbe stato preso a calci nel fondoschiena, mandato ad arbitrare tra i Dilettanti da qui all’eternità”.

I giornali (persino quelli di regime) avrebbero preteso la testa di Rocchi e le pubbliche scuse di Gravina. In un mondo normale. In quello del calcio italiano, allegramente avviato verso il baratro, con tante partite, tanti infortuni, pochi quattrini, sempre minor interesse tra i giovani (tennis, volley, automobilismo, motociclismo, persino vela: dice qualche cosa?), non lo dico io, lo ha ribadito anche recentemente Claudio Lotito, invece il comportamento, indecente e protervo di Marinelli viene considerato da Rocchi “eccessivo”. Dategli un premio a Marinelli: per eccesso di zelo. Fatto ai danni della Juventus è una medaglia al merito. Marinelli, appena dietro a Massa: i migliori.

Exit mobile version