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Calciopoli, Pavan: “al TAR, la risposta è stata la solita, il non decidere”

Massimo Pavan ha commentato con indignazione la decisione del Tar sul ricorso di Antonio Giraudo in merito a Calciopoli.

“al TAR, la risposta è stata la solita, il non decidere, ha dichiarato l’esistenza di un “difetto di giurisdizione”. Cosa voglia dire, questo non lo sappiamo”.

“L’ex ad bianconero, Giraudo aveva presentato ricorso alla giustizia amministrativa chiedendo che la questione di incompatibilità della legge 280/2003 venisse rimessa alla Corte di Giustizia Europea. La difesa di Giraudo vuole dimostrare come la Giustizia sportiva in Italia sia un sistema chiuso che non può permettere l’annullamento delle sentenze senza poter appellarsi a un giudice”.

“Va sottolineato come nel settembre 2021 la Corte europea dei diritti dell’uomo ha accolto il suo ricorso, riconoscendo la violazione dei suoi diritti di difesa e la durata irragionevole del processo”.

Il TAR ancora una volta ha scelto di non pronunciarsi ed i dubbi continuano ad esistere.  Possibile che non esista un giudice capace di stabilire se in questa vicenda c’è un torto o una ragione e ancora, vista la velocità della giustizia sportiva e’ possibile che questa sia sempre precisa o possa sbagliarsi? La sensazione e’ che gli errori siano veramente tanti e che la Juventus in passato sia stata fortemente penalizzata”.  
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Ancora una volta c’è stato il desiderio di non decidere, una scelta che abbiamo visto anche in passato e che ha visto la Juventus danneggiata, umiliata e distrutta, cosa che abbiamo rivisto anche lo scorso anno, se Giraudo ottenesse giustizia sarebbe il modo migliore per non vedere errori così clamorosi in futuro”.

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