Il caso Osimhen, che vede indagato il presidente del Napoli per falso in bilancio sul piano penale può trasferirsi anche sul fronte sportivo, con il procuratore FIGC Chinè pronto a chiedere gli atti alla procura di Roma.
Chinè aveva già indagato nel 2021 ma nel 2022 il tribunale federale aveva prosciolto i protagonisti ma ora le cose potrebbero cambiare con la rievocazione per “fatti nuovi emersi” proprio come successe con la Juventus che arrivò a subire la penalizzazione.
Dal momento in cui Chinè riceverà le carte (che chiederà formalmente nei prossimi giorni) passeranno 30 giorni per la decisione su società e dirigenti, di questi ultimi a finire sotto la lente sarebbero sicuramente De Laurentiis, la moglie, i figli e l’ad Chiavelli.
Non Giuntoli che non figura nel mirino dei pm romani non avendo avuto nel Napoli poteri di firma con i contratti sottoscritti unicamente da De Laurentiis e Chiavelli.