Il giornalista e scrittore di fede bianconera Andrea Bosco, attraverso le colonne di Tuttojuve ha ribadito un concetto da sempre valido nel calcio italiano:
“Le polemiche, se non riguardano la Juventus, evaporano in fretta. Sabato è andato in scena al Meazza l’ennesimo “fattaccio“ di questa stagione che riguarda l’Inter”.
“Prima in classifica con merito, nessuno lo discute. Ma senza alcuni reiterati “aiuti“, sarebbe seconda. Il mercoledì mattina la polemica si era già “sgonfiata“. L’abilissimo Beppe Marotta (leggere l’illuminante articolo del direttore del “Corriere dello Sport“, Ivan Zazzaroni) dopo essersi “lavorato“ l’ambiente, ha ottenuto un rapido “oblio“. Nessuno rammenterà (per decenni), la “stecca” di Bastoni sul volto di un avversario. Si chiama Bastoni, non Iuliano”, ha scritto il giornalista.
[…]”Tutti (tranne gli interisti) hanno bocciato in questi giorni l’operato di Fabbri (e dei varisti) al Meazza in Inter – Verona. Tutti: ex allenatori, ex calciatori, ex dirigenti, opinionisti della radio, della carta stampata, della televisione. Ma il calcio non ha intenzione di cambiare. Non farà mai come il basket, il tennis, il football americano. Non concederà mai “la chiamata“ da parte di allenatori o giocatori in campo. Gli arbitri perderebbero (sia pure in parte) la propria discrezionalità e il proprio potere”.