Marcello Chirico parla della Juventus dopo gli ultimi episodi consumati in Juve-Verona. Ecco i passaggi più significativi del suo editoriale.
“Quella della richiesta di utilizzo della prova tv per rivalutare un episodio di campo in cui è coinvolta la Juventus è storia vecchia, già vista. Potremmo addirittura ritenerlo un grande classico, dai tempi di Moggi e la cravattata di Ibra a Cordoba. La prova televisiva per il “pugno” – che poi non era pugno, ma mano aperta – di Gatti a Djuric. Un episodio già visto e valutato in campo dall’arbitro, come riportato a referto. Il giudice sportivo non ha potuto che prenderne atto in maniera “insindacabile”.
“Juventus – Verona è stata altrettanto comica per il modo ottuso e pedissequo in cui sono state utilizzati il Var (su fuorigioco e possibile rigore su Chiesa) e regolamento (nella valutazione della sbracciata di Kean su Faraoni) , eppure – nonostante tutto questo – si è riusciti a dirottare l’attenzione su un ordinario contrasto di gioco tra Gatti e Djuric, lamentando per 2 giorni una mancata espulsione dello juventino, da convertire magari in un paio di giornate di squalifica grazie appunto alla prova tv. Chiné è andato dietro alle polemiche, e mal gliene incolse”.