Tuttosport tesse le lodi di Magnanelli, il tattico della Juventus, diventato un fedelisdimo di Allegri:
“E’ evidente come Magnanelli abbia portato un contributo di idee allo staff di Allegri. In collaborazione, appunto, perché se non basta un allenatore da solo a incidere, figuratevi un singolo componente dello staff , che intanto è stato accolto bene e si è subito integrato con il gruppo di lavoro”, si legge sul quotidiano sportivo.
“Per questo andavano circostanziate le dichiarazioni di Chiesa nel post gara di Udine, dove i bianconeri hanno esordito vincendo per 3-0: “Mi trovo bene, non siamo fermi, ci muoviamo, è quello che ci chiede il mister anche da quando è arrivato Magnanelli. Proviamo molte cose. Mi trovo bene“.
Insomma: “non un uomo solo al comando, ma naturalmente un lavoro di staff a cui l’ultimo arrivato ha apportato idee e stili di lavoro innovativi. Di sicuro, Magnanelli non era l’unico a conoscerle, al Sassuolo, ma averlo dalla propria parte in vista della sfida contro i neroverdi garantisce ad Allegri la disponibilità di un “insider” tutt’altro che banale. Un buon punto di partenza”.
E ancora: “La trasformazione tattica di Max Allegri alla Juventus sta ricevendo un contributo significativo dalla presenza del suo nuovo collaboratore tecnico, Magnanelli“.
“L’anno scorso, la società aveva imposto ad Allegri di includere nel suo staff un elemento più “moderno”, suggerendo il nome di Bianco, ex difensore del Cagliari precedentemente allenato da Allegri”.
“Tuttavia, secondo quanto riportato da Repubblica, le idee innovative di Bianco vennero rapidamente accantonate dall’allenatore principale. Con l’arrivo di Magnanelli, che Allegri ha voluto personalmente (essendo stato il suo regista al Sassuolo, anche in Serie C), le cose sono andate in modo diverso e le nuove idee dell’ex centrocampista sono state ben accolte”.
“Allegri ha ascoltato, supportato e concesso una certa autonomia a Magnanelli, il quale ha guadagnato la fiducia dei giocatori. La dichiarazione di Chiesa dopo la convincente vittoria per 3-0 contro l’Udinese ha rivelato molto in questo senso. Né Chiesa né Vlahovic sono considerati seguaci ferrei di Allegri, ma Magnanelli ha svolto un ruolo di mediazione tra l’allenatore e i due giocatori che potrebbero influenzare positivamente il destino della Juventus, e sta avendo successo in questo compito”.