La redazione giornalistica di TuttoJuve.com ha contattato l’ex medico sociale della Juventus dal 2014 al 2016, il dottor Andrea Causarano, per avere la sua opinione sull’avvicendamento che ha coinvolto Paul Pogba trovato positivo dall’antidoping:
“Mi dispiace molto, perché ho avuto la fortuna di lavorare con lui. E’ sempre stato un ragazzo molto professionale. Diventa difficile parlarne nel dettaglio, ma posso dire con assoluta certezza che non ho mai incontrato nessun calciatore che volesse doparsi nella mia trentennale esperienza all’interno del mondo del calcio”.
“Non c’era mai stata nessun tipo di volontà da parte loro. I test a sorpresa sono molto frequenti al termine delle gare, ma alcune positività erano legate ad errori o alla contaminazione di alcune sostanze. Spero che Paul possa far valere le sue ragioni”.
E ancora:
“Potrebbe esser stata anche una crema, o come dicevo potrebbe esserci stata anche una contaminazione come era successa nel caso di Palomino dell’Atalanta. Aggiungo, poi, che questo è anche un tipo di doping vecchio (testosterone sintetico ndr)”.
Nel caso in cui il calciatore dovesse esser squalificato, quanti anni potrebbe restare fuori dal campo?
“Per correttezza, prima di parlare ed esprimerci su eventuali squalifiche, aspettiamo le controanalisi. Conosco la serietà dei laboratori che le faranno, così come il rigore dello staff sanitario della Juventus. Non ho nessun dubbio sul fatto che faranno di tutto per chiarire l’episodio, dimostrando che da parte di Paul non c’è mai stata la volontà di doparsi”, ha concluso il dott. Andrea Causarano