L’avvocato Roberto Afeltra ha parlato della Carta Covisoc e della inchiesta Juventus ai microfoni di Radio Radio:
“Bisogna parlare con le sentenze e qui c’è una sentenza del TAR. C’è la dimostrazione che, secondo i giudici amministrativi, la procedura che ha seguito la federazione sia stata erronea, e non c’entra assolutamente nulla il contenuto delle carte. La cosa che mi pare strana è questa: di questo fatto si è interessato già il Tribunale Federale in primo grado e anche la Corte di Appello Federale della sentenza di assoluzione, dove prende atto della esistenza di questa eccezione. Ma la ritiene assorbita dalla assoluzione.
E ancora: “Se la Corte di Appello Federale – quando assolse la Juventus – avesse valutato quella eccezione, avrebbe restituito gli atti procura e quindi i termini si sarebbero rispettati. Cosa intendo dire? Che secondo me, quella parte della sentenza che dice che comunque il procedimento disciplinare, anche se tardivamente, si poteva proseguire, è una decisione a mio avviso anche condivisibile certi profili. Ma dove c’è stato l’errore è a monte: se voi leggete la sentenza della della Corte e del TAR, lo dice espressamente, c’è un avverbio che a mio avviso è decisivo”.
“Tuttavia la Corte Federale di Appello dichiarava improcedibile il reclamo incidentale, asciando inevasa la suddetta richiesta di acquisizione avanzata degli esistenti”.
Vuol dire che nonostante fosse fondato quello, è stato rigettato. Il problema, come dicevo l’altro giorno: secondo me non ci sono più i tempi per la prossimità. E probabilmente si potrebbe anche creare una situazione assurda in cui la Juventus possa comunque andare in Champions, con penalizzazione o meno”