La decisione presa dalla Giustizia sportiva che ha deciso di accettare il ricorso presentato dai giallorossi e revocare la squalifica che era stata inflitta a Josè Mourinho al termine della gara persa per 2-1 contro la Cremonese, ha del clamoroso.
Decisione che tra l’altro cozza con quanto affermato pochi giorni fa dal giudice Torsello in merito al – 15 comminato alla Juve, che aveva detto: “La tempestività pervade gli istituti ordinari: la certezza assoluta comporterebbe un rallentamento del procedimento sportivo, diversamente da quanto prevede il principio di tempestività”.
Una decisione storica e senza precedenti che ha fatto infuriare i tifosi juventini, i quali hanno dato vita ad un coro unanime: “Alla Juve in 3 ore tolti 15 punti, qui per Mourinho non avevano tempo?”, oppure: “Ma la giustizia non era uguale per tutti?”.
E ancora: “Quando ci sono i cartellini rossi non si possono togliere così. Mi dispiace, una giornata era d obbligo. Poi sul resto si poteva valutare”.
Oppure: “Insulta il quarto uomo, minaccia di querelarlo, allude a malafede filo Juve. Ricorso, potrebbero ridurre da 2 a una ma sarebbe la Juve, quindi “pena sospesa per ulteriori accertamenti così ne salterà una ma dopo. Manuale rapido sul funzionamento della giustizia sportiva. Vergogna”.
E infine: “Giusto così solo perché gioca contro la Juve. A parti invertite si sarebbe mossa anche la Procura di Canicattì. FIGC sempre più discutibile, no ? Quindi la giustizia sportiva non deve essere veloce”.