Andrea Bosco, giornalista e scrittore di fede bianconera manifesta un timore in merito all’inchiesta Prisma che ha coinvolto la Juventus in sede penale e sportiva.
“In attesa di sapere a gennaio se la Procura di Torino inguaierà la Juventus per le note vicende”.
E, “in attesa di sapere se Chinè, il procuratore federale, davvero calpestando la giurisprudenza liberale, vorrà processare per due volte un soggetto (e uno solo, leggasi Juventus) per il medesimo reato (plusvalenze)”.
“In attesa che i Torquemada dell’informazione la smettano di chiedere per la Juventus, pene che vanno dalla Vergine di Norimberga alla Ghigliottina”.
In attesa di tutto questo, spiega Andrea Bosco “visto che la Juventus (Agnelli dixit) è convinta di aver operato correttamente, l’auspicio è quello di vedere operare (in un processo finalmente, non sulle pagine dei giornali che notoriamente il giorno dopo sono carta straccia) la giustizia (ordinaria e sportiva) in modo corretto”.
“Sarebbe drammatico se da questa vicenda uscisse una Calciopoli bis. Con le medesime “opacità“ di Calciopoli mai chiarite. Mai indagate. Ma dalle “esclusioni eccellenti“ il timore è che ci si stia addentrando sulla medesima china”.
L’auspicio: “Che il processo abbia il suo corso. Che la Juventus ,se risulterà colpevole , venga punita. Ma che non finisca come con Calciopoli”.