Luciano Moggi si è presentato all’Assemblea degli azionisti salutato dall’ovazione della platea.
L’ex dirigente bianconero ha poi preso la parola davanti al presidente dimissionario Andrea Agnelli e agli altri dirigenti bianconeri.
“Questo applauso mi commuove. In tanti si domandano perché ho chiesto di venire e di parlare della Juventus”, la premessa di “Lucianone” (come lo ha definito Agnelli nel ringraziarlo per l’intervento).
Poi subito gli affondi: “La Juventus in tutti questi anni non si è mai difesa o non ha saputo difendersi ed è diventata un giocattolo nelle mani di tanti, soprattutto dei media”.
E ancora: “Si dice che la Juve vince perché ruba ma non è vero perché ha sempre vinto sul campo e non ha mai rubato niente a nessuno”.
“Forse ci hanno rubato qualcosa, nel diluvio di Perugia”.
“Ce lo hanno rubato l’anno dopo, quando la Roma vinceva il campionato e il presidente cambiò le regole in corsa facendo giocare Nakata a Torino, il quale decise la partita facendo gol.
“Vi dico poi per i passaporti: si canta Fratelli d’Italia, poi il team manager dell’Inter ha falsificato il passaporto di Recoba. So come ha lavorato Agnelli, è una cosa difficile da spiegare. Io sono uno che è abituato a vivere e non ad esistere, ancora combatto per Calciopoli. Siamo stati indicati colpevoli di cose che hanno fatto gli altri”.