Il rinvio dell’Assemblea degli azionisti della Juventus è solo l’ultimo tassello della battaglia Consob-Juve che si sta consumando in queste settimane.
Come riferisce la Gazzetta dello Sport tra le sue colonne la Juventus ha rivisto i bilanci in base alle indicazioni dell’organo di controllo della Borsa però resta fermamente convinta di essere nel giusto e per questo è pronta a fare ricorso al Tar per tutelarsi.
Inoltre, il club bianconero ha risposto con un lungo documento alle accuse, contestando i criteri utilizzati dalla Consob, e in parte anche alla Procura di Torino.
In particolare, la Juventus evidenzia come emergano conteggi diversi nei bilanci: “La società ha comunicato di aver corretto i bilanci 2020, 2021 e 2022, recependo i rilievi della Consob e pubblicando i dati Pro-forma, sottolineando però come emergano tre conteggi differenti tra quelli di club, Consob e Procura di Torino, e precisando come gli effetti dei rilievi fatti dalla Consob sarebbero in realtà nulli su flussi di cassa e indebitamento finanziario netto”.
E ancora, quanto alla famosa «manovra stipendi» (accordo con i giocatori per il taglio stipendi durante la pandemia), il club sottolinea l’insussistenza di «un’obbligazione implicita»: le mancate partite hanno reso legittimo il mancato compenso.
La Procura invece continua a sostenere la tesi che manchino all’appello 30 milioni di euro non presenti nei bilanci e che, invece, emergono dalle “scritture private” ritrovate nelle perquisizioni.
Fonte: Il Bianconero