Stile Juve

Avv. La Marca: “Rinvio Assemblea Azionisti? Decisione oculata e simbolo di trasparenza da parte della Juve”

Domenico La Marca, avvocato esperto di diritto sportivo è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. Ecco alcuni dei passaggi più significativi del suo lungo intervento:

Il primo pensiero è sul posticipo dell’Assemblea degli Azionisti in casa Juve:

“È stata spostata al 27 dicembre 2022. In virtù di quanto si è verificato, credo sia la decisione più oculata da parte del management della Juve, poiché il club ha comunicato di aver fornito un nuovo conteggio della situazione patrimoniale del conto economico dell’ultimo triennio, in ottemperanza a quanto richiesto dalla Consob. Il fatto di aver mandato una documentazione in forma spontanea dalla società è la dimostrazione che i bianconeri sono sicuri della loro posizione. Il posticipo dell’Assemblea è simbolo di trasparenza nei confronti degli stessi azionisti”.

L’avvocato si esprime anche sul Mondiale in Qatar:

“È pacifico dire che questa Coppa del Mondo, sin dall’assegnazione, è stata accompagnata da tante polemiche, le quali hanno destato numerosi dubbi intorno all’edizione del torneo”.

Chi gestisce la politica calcistica “deve tutelare il patrimonio di questo sport, che rappresenta un valore fondamentale per gli sportivi e per tutti i membri della società”.

Secondo La Marca, “bisogna garantire una maggiore trasparenza in questo mondo e renderlo alla portata di tutti. Assegnare un Mondiale ad un paese che non vanta di una forte tradizione calcistica, non comporta automaticamente un ritorno in termini di fidelizzazione di queste aree geografiche. Credo che il Mondiale sia l’occasione adeguata per ribadire il suo reale significato, cioè l’inclusione”.

E ancora sulle polemiche di questi giorni: “È incredibile che ancora oggi ci siano dei paesi nei quali non si accettano le donne agli stadi, nonostante la recente crescita del calcio femminile”.

La Fifa dovrebbe fare da portavoce dei diritti fondamentali delle persone, favorendo l’assegnazione delle competizioni agli stati che hanno sempre valorizzato i principi umani e di rispetto degli altri individui”.

“La funzione fondamentale del Mondiale non deve essere finalizzata ad un vero e proprio business, ma bensì al vero cuore del calcio, cioè l’attitudine di unire i diversi popoli del mondo”.

Fonte: Il Sogno Nel Cuore

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