Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera, si sente in dovere di parlare di Juve e di scusarsi con Allegri ma anche con Inzaghi:
“Forse siamo stati tutti ingiusti sia con Allegri che con Inzaghi. O meglio, se era corretto criticarli nella prima parte della stagione, oggi dovrebbero essere esaltati per come hanno saputo rimettere in piedi la situazione”, le prime parole del giornalista.
“La Juve ha vinto tutte le ultime sei partite, senza subire gol. L’Inter ne ha perse solo una su sette, in casa della Juve, dove può anche capitare”.
Sconcerti fa notare ai lettori che Inter e Juve “hanno entrambe trovato nuove disponibilità di gioco, nuove soluzioni, nuovi giocatori. La Juve ha trovato addirittura uno spirito di squadra che non aveva dai tempi del primo Allegri. È più povera, più umile, Fagioli ha dato qualità, Kean ha trovato gol impensabili, ma non è lì la svolta. Nemmeno nella nuova qualità di Rabiot, che è diventata tanta. La svolta è a livello di personalità, di fiducia complessiva”.
La conclusione del giornalista è questa: “La Juve ha accettato di discutersi, è tornata «allenabile», disponibile. L’Inter gioca meglio, a tratti è tornata spettacolare, ma è difficile anche qui pensare l’abbia cambiata solo l’assenza di Brozovic. Peraltro continua a prendere tanti gol. Ma c’è una ricerca di gioco in più, un concetto di superiorità che sembra rendere tutti divertiti e divertenti”.