Nel corso di un’intervista a la Gazzetta dello Sport, Federico Ceccherini, ex difensore dei viola oggi al Verona, ha parlato della sua esperienza vissuta ai tempi della Fiorentina con il compagno Dusan Vlahovic, che ritroverà in campo da avversario nella sfida all’Allianz Stadium contro la Juventus.
“Diciamo che in allenamento non andavamo molto d’accordo, perché entrambi entravamo sempre abbastanza duri – ha rivelato Ceccherini. Quante botte! A nessuno dei due piaceva tirare indietro la gamba. Comunque ce le davamo in silenzio, quello che succedeva in allenamento restava tra noi”.
“Pensava solo al pallone, era giovanissimo, veniva dalla Primavera e me lo ricordo: non si fermava mai“ ha ricordato Ceccherini, che ha poi aggiunto: “Per questo ogni tanto era un po’ irruente, aveva voglia di spaccare tutto. Ha fatto una crescita enorme in una stagione. Me lo aspettavo, proprio per la voglia che aveva di sfondare ma non credevo così in fretta. Venti gol in stagione non li fai per caso. Non ha paura di niente, entra sempre, fisicamente è forte e dunque devi prendere la distanza giusta per cercare l’anticipo o contrastarlo senza farlo girare perché se parte son dolori“ ha ammesso il difensore del Verona.
“Se ho dato io i suggerimenti per neutralizzarlo nella partita contro i viola? Non ce n’è stato bisogno. E comunque quando giocavo con lui non era così forte. Quando c’ero io era ancora un po’ acerbo, è cresciuto in modo incredibile. Tornando alla partita, l’ha marcato molto bene Casale, senza che io gli abbia dato consigli. Siamo riusciti a contenerlo, gli abbiamo concesso solo qualcosa, e ci sta, per un attaccante del genere”.