In attesa di conoscere la data del suo ritorno in campo dopo il suo recente infortunio, proseguono le trattative per il rinnovo del contratto dell’attaccante della Juventus Paulo Dybala, in scadenza nel 2022.
Una prospettiva che sembra non piacere a molti, tra questi il giornalista Marcello Chirico che su CalcioMercato ha commentato non positivamente la permanenza dell’attuale numero 10 bianconero.
“Vi ricordate come l’Avvocato soprannominava Roberto Baggio? Coniglio bagnato. Perché, secondo lui, ogni tanto si estraniava dalla lotta nei momenti importanti di una partita. E stiamo parlando di un Pallone d’Oro a 26 anni. Dybala ne ha 28 e finora non l’ha nemmeno sfiorato. Codino trascinò poi la Juve alla conquista di una memorabile Coppa Uefa (quando ci partecipavano ancora tutti i grandi club) e di un epico scudetto vinto sul Milan degli invincibili di Capello, oltre ad essere stato per anni il simbolo della nazionale italiana“.
“Dybala, coi suoi gol, ha fornito un innegabile contributo nella conquista di almeno 5 degli ultimi 9 tricolori inanellati da Madama, ma nelle competizioni internazionali si ricorda sempre e soltanto una sua unica prestazione top: quella dell’indimenticabile 3-0 al Barça la notte dell’11 aprile 2017, impreziosito da una sua doppietta. Stop“. E aggiunge: “Chissà quale nomignolo gli avrebbe affibbiato l’Avvocato“.
“Davvero la Juventus vuole mettere al centro del progetto attuale, e soprattutto di quello che verrà, un giocatore così discontinuo e fisicamente inaffidabile? – si chiede Chirico. Davvero vuole assicurarselo fino al 2026, a cifre che per le finanze bianconere attuali rappresenterebbero un oneroso sacrificio? Davvero vuole puntare su un giocatore che non più tardi di 3 estati fa aveva già impacchettato e ceduto al Manchester United in cambio di Lukaku? Davvero preferisce puntare su un gingillo piuttosto che investire quei soldi su un giovane bomber come Vlahovic?”.
Conclude: “Se davvero alla Continassa sono intenzionati a fare questo, sarebbe l’operazione più azzardata della già fin qui sconclusionata e irresponsabile gestione dell’ultimo biennio“.