L’ad della Serie A, Luigi De Siervo, dal Social Football Summit in corso allo stadio Olimpico di Roma ha fatto il punto sul calcio italiano, e sulle prospettive future dello stesso.
“Come campionato di calcio siamo a tutti gli effetti degli organizzatori di intrattenimento puro. Anche senza iniezione di capitali, abbiamo costruito un centro televisivo con la centralizzazione di tutte le funzioni e sei tipi di highlights. Siamo una media company a tutti gli effetti e lo faremo a prescindere da quello che l’assemblea deciderà”, ha spiegato De Siervo.
E ancora, a proposito del nuovo assetto della Serie A, De Siervo è stato ancora più esplicito: “Se da soli o con altri fondi, la media company ormai è la strada tracciata”.
“Chi non ritiene giusto e corretto vendere una quota del proprio ricavo prospettico può stare in un sistema con altre squadre senza pregiudicare lo sviluppo in questo senso”, ha continuato parlando delle perplessità di alcuni presidenti (De Laurentiis e Lotito su tutti) sul rapporto con i fondi di investimento coinvolti nel progetto della media company.
Secondo il manager, il progetto della Serie A e quello già tracciato della Liga spagnola (“sono molto simili”).
“La Spagna ha una governance chiara, noi invece ogni volta che si parte c’è già aperto un fronte di opposizione, non si riesce a fare un salto di maturità che consentirebbe al calcio di migliorare. Noi siamo il calcio che ha maggiori potenzialità di crescita in Europa, in prospettiva. Dobbiamo decidere solo con quale modalità farlo”, ha spiegato il manager.