Juventus, ora è ufficiale: approvato l’aumento di capitale da 400 milioni!
Questo il comunicato del club:
“Facendo seguito alla riunione del Consiglio di Amministrazione del 30 giugno u.s. che ha definito le linee guida di un rafforzamento patrimoniale e alla successiva sottoscrizione con primarie istituzioni finanziarie del contratto di pre-underwriting avvenuta in data 30 luglio u.s., il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. (la “Società” o “Juventus”), riunitosi in data odierna a Torino, sotto la presidenza di Andrea Agnelli, ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento fino a massimi €400 milioni […]”
Inoltre “a tal fine, ha deliberato di convocare l’Assemblea degli Azionisti per il prossimo 29 ottobre 2021, in unica convocazione, per approvare, inter alia, anche il progetto di bilancio dell’esercizio 2020/21”.
Nello specifico, spiega il club: “L’Aumento di Capitale si inserisce nel contesto delle misure atte a far fronte ai rilevanti impatti economici e patrimoniali della pandemia da Covid-19 e consentirà di rafforzare la struttura patrimoniale della Società e riequilibrare le fonti di finanziamento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24 (il “Piano di sviluppo” o il “Piano”), che sono stati confermati: consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario, mantenimento della competitività sportiva e incremento della visibilità del brand Juventus”.
E ancora: “L’azionista di maggioranza EXOR N.V. (che detiene il 63,8% del capitale sociale di Juventus) ha già espresso il proprio sostegno all’operazione e si è impegnato a sottoscrivere la porzione di Aumento di Capitale di propria pertinenza”.
Inoltre, come già comunicato il 30 luglio 2021, “Goldman Sachs International, J.P. Morgan AG, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UniCredit Corporate & Investment Banking, che agiranno in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners, hanno sottoscritto un accordo di c.d. pre-underwriting con la Società, impegnandosi – a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe – a stipulare un accordo di garanzia (c.d. underwriting agreement) per la sottoscrizione e liberazione delle azioni di nuova emissione che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta dei diritti inoptati”.