Fine di un’era per la sede storica della Fiat di Torino di via Nizza, “la palazzina dell’Avvocato“. Il gruppo Stellantis ha infatti messo in vendita la palazzina torinese, sede storica degli uffici di Gianni Agnelli e Sergio Marchionne, che fino al 2014 è stata sede legale del Gruppo, prima di diventare FCA.
A criticare severamente la scelta di non proteggere uno dei simboli storici della Fiat, che sparisce per sempre dal centro di Torino, è Marco Bernardini che su IlBianconero ha commentato:
“Esistono luoghi che andrebbero difesi e preservati ad ogni costo non per alimentare inutili nostalgie, ma perché rappresentano paletti fondamentali per la conoscenza della nostra Storia. Dovrebbero essere soprattutto i discendenti e gli eredi di simili patrimoni della memoria a operare in tal senso. Magari anche soltanto per una ragione di riconoscenza e di rispetto se non per cultura. Evidentemente l’ansia di gettare tutto alle spalle senza voltarsi indietro è troppo forte e annulla anche quel minimo di sentimento che pure dovrebbe resistere. E i danni, almeno sul piano morale, sono notevoli”.
Aggiunge: “Solitamente i luoghi dove nascono uomini di statura planetaria o nei quali vengono alla luce “invenzioni” in grado di mutare il percorso della Storia vengono “firmati” a futura memoria con l’esposizione a muro di una targa o comunque di un simbolo eloquente. La “palazzina dell’Avvocato”, al contrario, per volontà del nuovo archimandrita John Elkann è stata svuotata e poi dismessa dall’attuale proprietà. Probabilmente verrà demolita. Un atto certamente vantaggioso per le casse della FCA, ma assolutamente cinico per ciò che rimane della Famiglia. A Torino e in Italia, ora, resta soltanto la Juventus a raccontare che… c’era una volta Gianni Agnelli“.