Fase a gironi della Spagna ad Euro2020 particolarmente travagliata per Alvaro Morata, sommerso di critiche per le sue deludenti prestazioni, che hanno portato a numerose polemiche e battute social.
A nulla è servita la difesa di Morata da parte del suo ct, Luis Enrique, visto che i tifosi hanno continuato ad attaccarlo, anche a causa dell’ultimo rigore fallito nel match contro la Polonia.
E ai microfoni del programma radiofonico spagnolo El Partidazo de Cope, Alvaro Morata ha dato sfogo a tutta la sua amarezza:
“Forse non ho fatto il mio lavoro come avrei dovuto, ma io do tutto. Capisco di essere criticato perché non ho segnato un gol, ma vorrei che le persone si mettessero al mio posto. Sono stato 9 ore senza dormire dopo la partita contro la Polonia. Ho ricevuto minacce, insulti alla mia famiglia, c’è qualcuno che spera che i miei figli muoiano. Mi dà fastidio che mia moglie debba vivere questo e che ai miei figli venga detto di tutto”.
“Il rigore? Ho visto che nessuno prendeva la palla, l’ho presa e l’ho calciata. E ho fallito. Non è cascato il mondo, tutti falliscono”, ha concluso Morata.