L’ex allenatore della Juventus Luigi Maifredi, ha commentato ai microfoni di Tutto Juve la complicata situazione di Andrea Pirlo sulla panchina bianconera:
“Andrea è stato il miglior playmaker del mondo, ha compreso che esser giocatore è completamente differente dall’essere allenatore. Lui ha tutto per poter diventare il più bravo, per me chi ha giocato a centrocampo possiede già in casa le qualità per poterlo diventare”, spiega in premessa Maifredi.
“A mio parere doveva intraprendere un tipo di percorso differente, i big di oggi hanno cominciato dal basso e Conte, ad esempio, è stato esonerato più volte prima di poter diventare il Conte di oggi. Cioè nessuno è partito al timone di una delle più grandi squadre al mondo”, prosegue l’ex tecnico.,
In pratica a Pirlo “è mancata la figura che ti permette di presentarti all’interno di uno spogliatoio. Nella Juventus di oggi ci sono giocatori top, non è così semplice motivarli”.
E ancora: “Pirlo non ha mai fatto la stessa formazione, questo significa che non ha trovato il bandolo della matassa”.
“Però non diamo solo la colpa a Pirlo. Quando si parla di fallimento, che qui non si è ancora verificato, le parti di colpa sono da distribuire anche a giocatori e società. Mi dispiace che sia andato di mezzo Andrea Agnelli, persona che stimo e considero un grande presidente. Adesso sembra che sia diventato il più scarso di tutti, ma non è per niente vero.
“Agnelli deve ricordarsi del cognome che porta, per cui tocca a lui ricompattare la Juve. Non a Pirlo, ne tanto meno agli altri”.
E su Ronaldo: “è nervoso e sicuramente andrà via, anche se Paratici dice il contrario. Non è contento di come è servito dalla squadra, in effetti arrivano pochi palloni giocabili ed ultimamente ha sbagliato due gol facili di testa. Questo rende ancor più arrabbiato un perfezionista come Cristiano. Se verrà a mancare lo spirito Juve, la Champions non sarà più un obiettivo possibile”.