L’avvocato Enrico Lubrano, legale che assieme a Mattia Grassani ha difeso il Napoli nella vertenza contro la Juventus, si è espresso ai microfoni della trasmissione radiofonica di Auriemma “Si gonfia la rete”.
Questo il pensiero del legale dopo la sentenza di Sandulli su Lazio-Torino:
“La spiegazione è molto semplice. Quando il Napoli è arrivato non c’era ancora la decisione del Collegio di Garanzia. Di conseguenza non venne riconosciuto il caso di forza maggiore al Napoli. Il principio per me è stato assolutamente sbagliato da subito, anche quando l’ho letto da semplicemente spettatore. Un principio non condivisibile né dal punto di vista oggettivo (se non vengo a giocare è per ottemperare a un provvedimento amministrativo vincolante) né da quello soggettivo (si era parlato di dolo, tutto contro un concetto di buona fede). C’è un prima e dopo Juventus-Napoli”.
E ancora spiega l’avv. Lubrano: “Una volta che tali principi sono stati riconosciuti sono diventati non solo giustizia per caso singolo ma anche giurisprudenza per i casi futuri. Per questo Lazio-Torino e Inter-Sassuolo sono state giudicate in questo momento, la seconda addirittura già dalla Lega”.
“Quando si determina una situazione nuova, sulla quale non c’è ancora un principio, può verificarsi che la giustizia affermi un principio che non sia di ragionevolezza o conforme alla disciplina di settore. Il Napoli ha pagato questi 2 fattori, c’è stata una valutazione di fatto senza rilevanza giuridica ma che può aver orientato, cioè quella di spiegare che eravamo all’inizio del campionato e si rischiava di creare un effetto domino compromettendo l’integrità del campionato”.
L’avvocato del Napoli precisa che “la realtà delle cose ci ha detto che era un timore infondato, per ora soltanto 3 gare sono state rinviate per intervento ASL. Dal punto di vista giuridico la motivazione era non condivisibile, tanto è vero che è stata riconvertita dal Collegio di Garanzia del CONI. Bisognava dimostrare che era illegittima e rappresentava una violazione costituta dal DPCM 4 marzo 2020 che indicava come ci fosse una preclusione per viaggi o trasferte. La condotta del Napoli è stata in buona fede. Nella sentenza di Lazio-Torino c’è riferimento alla decisione del CONI? Assolutamente sì.
E su Lazio-Torino: “Viene data ragione al Torino in base a quanto detto al Collegio di Garanzia, peraltro si manifesta anche una condivisione del principio. La seconda parte della sentenza però torna a parlare di una presunta furbizia del Torino. Se io fossi nel Torino, pur avendo avuto ragione impugnerei la sentenza perché non puoi dirmi da una parte che sono vincolato e dall’altra che sono stato furbo”.