“Pirlo è e sarà l’allenatore della Juventus, al 100%. Abbiamo sposato un progetto con Andrea, sapendo delle difficoltà che ci sarebbero state. Volevamo fare qualcosa in più ma non ci siamo riusciti, le difficoltà erano previste. Siamo molto tranquilli, sulla via che volevamo e manteniamo questa strada. Ha tutto per diventare un grandissimo allenatore”. Sono queste le parole che il vicepresidente della Juventus Pavel Nedved ha pronunciato nel corso della recente intervista a DAZN, in merito ad un possibile avvicendamento sulla panchina dei bianconeri.
Dichiarazioni che il giornalista di Rai Sport Marco Lollobrigida, ai microfoni di Radio Bianconera ha così commentato: “Io ci leggo una difesa di Pirlo, una scelta di ricostruzione e di ripartenza. Sento dire che la Juve è alla fine di un ciclo, ma secondo me è all’inizio. Il ciclo vincente di prima è terminato, ora ne è iniziato un altro“.
“Su Pirlo dico che non vedevo grandi alternative – ha continuato il giornalista di Rai Sport -. Se mandi via Sarri, o prendi Klopp e Guardiola oppure fai una scelta di novità. Sicuramente può dirsi una scelta azzardata, ma solo la Juventus aveva le spalle grandi per poter fare un’operazione del genere. È la stessa cosa fatta dal Real Madrid con Zidane, il francese aveva un po’ più d’esperienza, ma il paradigma è simile. Sicuramente se si aprissero le porte per Guardiola le scelte potrebbero essere altre, altrimenti è giusto difendere ciò che hai“.
Sulle possibili alternative per la panchina bianconera, il giornalista ha commentato: “Non so se uno come Zidane sarebbe in grado di costruire alla Juve. Siamo tutti affascinati dai nomi e dal passato che torna. Ci sono tanti bravi allenatori, ad esempio io a Mancini affiderei la panchina già domani mattina se non avesse già un contratto con la Nazionale italiana. Con Allegri abbiamo tutti la memoria corta, ricordo insulti giganteschi quando andò alla Juve“.