Giampiero Mughini è perplesso dopo la sconfitta della Juventus contro il Napoli-Juventus. Ma a turbare il sonno del noto scrittore e tifoso bianconero è quel rigore generoso concesso ai partenopei.
In una lettera aperta a Dagospia il giornalista esterna tutta la sua rabbia per come è maturata la sconfitta:
“Nel primo tempo non era successo nulla di nulla, assolutamente nulla, i due portieri avrebbero potuto benissimo andare a vedere un film porno nel quartierino attorno allo stadio senza che questo alterasse minimamente il risultato”, certifica il giornalista
Il corpo della sua lettera è dedicato al rigore concesso al Napoli: “Succede che arrivasse un cross dei napoletani al centro dell’area juventina e che il dottor Chiellini nell’andare su in aria deponesse gentilmente il suo braccio sul volto di un giocatore napoletano che non aveva la benché minima possibilità di disturbare il portiere juventino che stava raccogliendo la palla senza turbamenti di sorta”, scrive Mughini.
“Quanto al contatto tra Chiellini e l’avversario ho usato con attenzione il verbo “deporre”, un contatto che in un autobus all’ora di punta succede ogni trenta secondi. Naturalmente il giocatore napoletano stava lì a torcersi per terra come se lo avessero frustato a morte. L’arbitro va al Var e concede il rigore, che Insigne tira benissimo. 1-0. Niente da dire, nel calcio il rigore è quando l’arbitro fischia e non c’è nulla da aggiungere”.
“Nel secondo tempo è tutta un’altra partita con la Juve che sovrasta e annichilisce l’avversario. 6-7 palle gol, non una di meno. Palle che rimbalzano innanzi al portiere napoletano e che basterebbe un soffio a spingerle dentro, il portiere napoletano che oppone tutto del suo corpo gigantesco. La palla non entra, no, no, tranne una volta che il fuorigioco di uno o due bianconeri era lampante”.
“I napoletani superano la metà campo una o due volte, non di più, e ci mancherebbe che si affannassero a farlo. A Ronaldo la palla buona arriva una o due volte, ma c’è sempre un difensore napoletano a rendergli le cose difficili se non impossibili. La palla non entra, no, no. Il Napoli vince 1-0 senza avere mai tirato in porta e a parte quel rigore che dire rocambolesco è niente. Non che la Juve abbia creato o inventato chissà che. E’ il calcio, bellezza”.